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DAILY WIRED NEWS AMBIENTE  L'Italia e il ritorno nucleare: a che punto siamo?  La Corte Costituzionale ha in parte bocciato il ritorno dell'energia atomica nel Belpaese: le Regioni devono poter dire la loro. Ecco tutti i nodi da sciogliere  05 febbraio 2011  di Fabio Deotto  Negli Usa si investono milioni di dollari per finanziare innovativi sistemi mini-idrolettrici per ottenere enormi quantità di energia senza bisogno di dighe, a Stanford brevettano celle solari a tripla efficienza, in Norvegia si prova a catturare energia geotermica spingendosi 10 km nella  crosta terrestre. E in Italia? L’Italia è un potenzialmente un serbatoio inestimabile di energie rinnovabili, di cui spesso non arriviamo a sfruttare un decimo. Ma la questione è controversa e non tutti sono d'accordo sulla fattibilità di un futuro al 100% rinnovabile. E così, a partire dal febbraio 2010, il Governo ha decretato che il futuro del nostro paese è tornare al nucleare, la chiave per risolvere i problemi energetici dell'Italia. E nel 2013 cominceranno i lavori per la costruzione di nuove centrali che nel 2020 forniranno energia elettronucleare a tutto il Paese. A che punto siamo del processo di ritorno a un'energia che avevamo bocciato nel lontano 1987?     Si ascoltino le regioni   Il primo responso della Corte Costituzionale al decreto legislativo 31/2010 è arrivato il 2 febbraio ed è stata una parziale bocciatura. Accogliendo il ricorso presentato da Toscana, Puglia ed Emilia Romagna, la Corte ha dichiarato incostituzionale parte dell’ articolo 4 del decreto, esprimendosi in particolare sulla modalità di ubicazione e realizzazione delle nuove centrali e dello stoccaggio delle scorie di produzione. La Corte ha infatti stabilito che prima di rilasciare qualsiasi autorizzazione, lo stato deve ricevere il parere ufficiale delle regioni. Sebbene questo parere non sia vincolante, questo stop obbliga lo stato a concentrarsi maggiormente sul dialogo con le regioni (e i relativi cittadini). La scelta della Corte Costituzionale ha ricevuto il plauso di Legambiente e il parere negativo di Assoelettrica, secondo cui questa decisione non farà altro che incoraggiare atteggiamenti Nimby ( Not in my backyard) da parte degli enti locali. E quindi si dovrebbe pocedere con un nuovo decreto (integrativo o sostitutivo), che sarebbe allo studio nei ministeri dello Sviluppo, dell'Ambiente e dell'Economia. Approvazione, si dice, entro marzo.     Agenzia per la Sicurezza Nucleare   A interloquire con le regioni sarà soprattutto la neonata Agenzia per la Sicurezza Nucleare, i cui lavori di costituzione sono partiti nel 2009 e si sono completati il 28 gennaio, con il via definitivo del Cdm alla nomina dei 5 membri del consiglio direttivo. L’ Asn si occuperà di raccogliere i pareri non vincolanti (ma costituzionalmente rilevanti) delle varie regioni e di gestire regolamentazione, realizzazione, gestione e messa in sicurezza delle future centrali elettronucleari, oltre che di gestire i rifiuti radioattivi risultanti.  Pagina successiva   1 2 3     This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.  open/closeTIMELINECOMMENTICOMMENTI AUTOREUPDATESCORRELATITags correlati: Legambiente Assoelettrica Corte Costituzionale Nimby Agenzia per la Sicurezza Nucleare Asn Umberto Veronesi Ispra Associazione Italiana Nucleare Forum per il Nucleare Italiano Chernobyl Wwf fusione fredda Follow: Segui    Inserisci il tuo nome    Inserisci qui il tuo commento:    eco.logico - 12 ore fa  Mai come in questo caso, dobbiamo informarci ed essere consapevoli. Si parla del nostro futuro e di scelte irreversibili. Grazie Wired per questo articolo. A breve ci sarà un referendum per cercare di fermare la reintroduzione del nucleare in Italia, quanti lo sanno? Le decisioni in materia di localizzazione delle centrali nucleari e dei siti di stoccaggio delle scorie radioattive sono in mano al governo che ha cercato in tutti i modi di farle passare sulla testa delle popolazioni locali senza alcun contraddittorio e senza alcuna informazione preventiva (questa sentenza non impedisce in ogni caso decisioni non condivise sui siti, ma almeno obbliga all'informazione preventiva), quanti lo sanno. Si potrebbe continuare con altri esempi ... Vogliono farci trovare davanti al fatto compiuto. Occhi aperti e pronti a dare il nostro contributo, ne va della nostra vita e di quella di chi verrà dopo di noi!  VOTA  14Wired  1Tired  1Expired  +  Segui      25  Condividi    SHARE  PRINT  PERMA  CONTENUTI CORRELATI    24 gennaio 2011  Le centrali nucleari si spostano sul fondo del mare [video] di Sergio Pennacchini TECH    24 ottobre 2010  L'Italia e il nucleare: pro o contro? di Andrea Gentile A CONFRONTO    21 ottobre 2010  Riaperti i reattori nucleari Enea: solo un esperimento scientifico? di Caterina Visco POLITICA        DAILY WIREDPIÙ RECENTI PIÙ SEGUITI  54 minuti fa | P@ZIENTI  Se in banca non metti i risparmi  2 ore fa | FOTO  L'arte di Niles Heckman tra foto e videogame [gallery]  2 ore fa | INTERNET  I social network, nuova frontiera dello star system  WIRED.ITPIÙ RECENTI PIÙ SEGUITI  54 minuti fa | P@ZIENTI  Se in banca non metti i risparmi  un'ora fa | APPLICAZIONI  McSweeney’s, letture alternative (di qualità) per iPad [test]  2 ore fa | MOTORI  E BMW mette la carta di credito nella chiave  THECORNER.COM Primissimo assaggio delle  Collezioni Primavera/Estate 2011. 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