Homo Ciberneticus è l'uomo tecnologico sempre più condizionato dagli effetti delle applicazioni cibernetiche che ne mettono alla prova le capacità di assimilazione intellettiva in relazione alla quantità di dati immessi con frequenza esponenziale nel mondo telematico .
Quali sono le aspettative future ? Sarà sufficiente il potenziale della mente umana a sopportare le sollecitazioni derivanti da tale continua immissione di dati ? E' prevedibile l'intervento della biomedicina per agevolare la attività cerebrale adeguandone la capacità di assimilazione in proporzione alla velocità di induzione ?
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