sabato 2 aprile 2011

Campfire. (Stop-Motion w/Canon 5D). on Vimeo

Tutte le foto sono state scattate con la Canon 5D con un 50mm 1,4 lente.

Importate in iPhoto e colore corretti.

Importati in Final Pro a intervalli di 2 frame Cut (impostato nelle preferenze dell'utente / Modifica Durata / Still-Freeze).

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“All Is Well” By Ina D - Official Music Video & Live Visuals on Vimeo

Un giro panoramico attraverso un universo brillante, fatto di cose di una vita DJ, ma con dimensioni surreali e un sacco di riflessioni.

Per quel momento perfetto, quando si è in sintonia con se stessi, la musica e il mondo intorno a te ... per il momento in cui "tutto va bene".

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venerdì 1 aprile 2011

Su web@lfemminile la tecnologia è il filo conduttore della vita delle donne | Data Manager Online

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CIBERNIX - Frustrazione ciibernetica

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Il PC manipola il cervello Post n°170 pubblicato il 02 Aprile 2011 da BROWSERIK Tag: computer, neuroscienze, scienze cognitive, tecnologia, web Che le nuove tecnologie consentano ormai di interfacciare il linguaggio del cervello con quello delle macchine, non è una novità. In passato abbiamo parlato di sedie a rotelle attivate dal pensiero, sintetizzatori vocali che traducono il linguaggio della mente, pianoforti che suonano senza essere toccati. Ma cosa accadrebbe se invertissimo il processo, se non fosse più il cervello a dare istruzioni a una macchina, ma una macchina a manipolare l’attività cerebrale? Provando a lasciare da parte i soliti croccanti scenari fantascientifici, ne abbiamo discusso direttamente con chi ci sta lavorando per davvero, Eilon Vaadia, docente di fisiologia alla Hebrew University of Jerusalem e direttore del Edmond and Lily Safra Center for Brain Sciences di Gerusalemme. Vaadia sarà presente in qualità di ospite il 4 e 5 aprile, al Brain Forum di Milano. Qui terrà un incontro intitolato New frontiers in brain-computer interfaces, durante il quale illustrerà la sua ricerca nell’ambito delle interfacce cervello-computer (Brain-Machine Interface), dei chip intracranici e del loro utilizzo per comprendere e riparare, attraverso stimolazioni mirate da parte della macchina, danni neurologici e patologie oggi incontrastabili come il Parkinson e la schizofrenia. Per iniziare, Eilon Vaadia, ci descriva in sintesi le sue recenti conquiste in fatto di tecnologie Brain-Machine Interface. “Quello che abbiamo fatto è stato registrare i segnali elettrici prodotti da molte cellule cerebrali e sviluppare algoritmi matematici che ci permettessero di interpretare questi segnali. Per farce ciò il cervello viene interfacciato con una macchina e, una volta creato questo ponte, è possibile insegnare al cervello come dare specifici comandi alla macchina. Non solo, è anche possibile modificare l’attività del cervello usando stimolazioni mirate e questo apre la strada al futuro utilizzo di tecnologie Bmi per applicazioni cliniche”. In che modo questi segnali cerebrali possono essere convertiti in dati computazionali? “Ogni singola cellula cerebrale invia impulsi elettrici che possono essere tradotti in segnali binari. Esistono diversi tipi di segnale: puoi usare l’Eeg, che è l’opzione meno invasiva e non necessita di interventi chirurgici, ma fornisce informazioni molto meno dettagliate rispetto all’innesto di chip intracranici a microarray (in futuro, invece, potremo sfruttare le nanotecnologie). Comunque, una volta che abbiamo ottenuto questi segnali, poi possiamo usarli per leggere il linguaggio computazionale del cervello. Se il cervello, per esempio, vuole muovere un braccio, la macchina può leggere questi segnali e tradurli in azione: il che può voler dire muovere un cursore su uno schermo o controllare un braccio robotico. In futuro, tuttavia, ci si potrà spingere parecchio oltre e interagire davvero con il cervello”. Come? “Per esempio potremo riparare l’attività del cervello in caso di disturbi neurologici o psicotici, come il Parkinson o la sindrome locked in. Oppure, manipolare l’attività elettrica del cervello per insegnargli nuovi compiti. Per dire, se hai dei danni cerebrali che interessano le aree relative al linguaggio, sarà possibile stimolare aree alternative del cervello per ristabilire questo tipo di funzione. Ma attenzione, tutto ciò ancora non è possibile, è solo uno dei nostri obiettivi a lungo raggio”. In che modo questo tipo di tecnologia può aiutare le persone disabili a recuperare una qualche mobilità? “Questa tecnologia oggi permette di registrare l’attività cranica di un paziente paralitico e aiutarlo a comandare dispositivi semplici, per esempio: accendere una tv, guidare una sedia a rotelle o in particolare, utilizzare macchine da scrivere azionate dal cervello. In futuro sarà possibile controllare azioni di tipo più complesso. Ma per farlo è necessario migliorare le tecniche chirurgiche con cui gli elettrodi vengono impiantati all’interno del cranio e la tecnologia degli elettrodi stessi”. Un esempio pratico è l’esperimento che avete condotto su una scimmia, inducendola a nutrirsi comandando un braccio robotico attraverso il cervello... “Esatto, a esser precisi l’esperimento è stato condotto dal professor Andrew Schwartz dell’Università di Pittsburgh, con cui abbiamo collaborato. Nell’esperimento di Schwartz abbiamo insegnato a una scimmia a procurarsi cibo attivando un braccio meccaninco col pensiero, nel mio esperimento invece la scimmia si interfacciava direttamente con un computer. Questo dimostra che possiamo insegnare al cervello di una scimmia a effettuare nuovi compiti. Utilizzando il nostro computer il cervello della scimmia impara a comprendere il computer e man mano invia ad esso istruzioni più calibrate. Noi ci limitiamo a stabilire un contatto, connettendo gli elettrodi impiantati al computer, non diciamo alla scimmia cosa fare. Di fatto, la scimmia e il computer imparano a comunicare tra di loro! In questa ottica, nell’esperimento il cervello della scimmia ha imparato a utilizzare il computer come un nuovo arto. Poi esiste il problema del feedback, che è quello su cui mi sto concentrando ora: c’è possibilità di stimolare con precisione le cellule del cervello naturalmente dedicate a un movimento, per dare al cervello della scimmia quel feedback che tutti noi abbiamo quando muoviamo un braccio o tocchiamo un oggetto”. Lei ha parlato di microarray intracranici. Crede che un approccio invasivo di questo tipo potrà essere utilizzato anche sugli umani? E se sì, quando? “Si è fatto qualcosa negli Stati Uniti, ma io sono convinto che su questo aspetto non dobbiamo correre. Abbiamo bisogno di maggiore conoscenza, di tecnologie e tecniche migliori. Inoltre esiste una questione etica, è importante che la gente capisca cosa stiamo facendo e in che modo potrà migliorare significativamente la qualità della vita. Scienziati, politici, cittadini, dobbiamo educare chiunque a capire che non è nostra intenzione utilizzare gli umani come cavie da laboratorio. È fondamentale che si faccia un’opera di sensibilizzazione su cosa sia la Brain Science”. “ Migliorare significativamente la qualità della vita”. Cosa intende di preciso? In che modo, insomma, questo tipo di tecnologia cambierà la vita dell’uomo in futuro? “Io credo che, se introdotta con successo, questa tecnologia rivoluzionerà la medicina, permettendo alla gente di vivere fino a 100 anni senza gli acciacchi della vecchiaia. La gente non avrà schizofrenia, non saranno paralizzati dopo l’infarto, non ci sarà Parkinson, e potrà pensare e agire molto più facilmente. Se poi vogliamo spingerci ancora più avanti nel futuro si potrebbero raggiungere picchi estremi. Lei immagini soltanto che mio padre, se fosse ancora in vita, non crederebbe mai che un iPhone potrebbe esistere. Le cose che saremo in grado di fare con il cervello non sono prevedibili ora, siamo solo agli inizi delle interfacce cervello-macchina. Potremmo migliorare le possibilità del cervello, guadagnare nuove abilità etc. Ma dobbiamo stare molto molto attenti, una cosa deve rimanere chiara e ferma”. Quale? “Lei ha visto il film con Bruce Willis, Surrogates? Ecco, noi non vogliamo surrogati. Ma perché ciò non avvenga, è importante prima rendere partecipe la comunità e sensibilizzarla alla questione”.

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Tablet, Poste Mobile e Zte lanciano il Tabula 7" - Wired.it

Tablet, Poste Mobile e Zte lanciano il Tabula 7"

Prezzo, peso e dimensioni sotto la media del mercato, un'offerta commerciale aggressiva. Il tablet italo-cinese telefona anche, ma ha scelto una versione di Android un po' datata

01 aprile 2011 di Martina Pennisi

Tablet, Poste Mobile e Zte lanciano il Tabula 7"

tablet postemobile

 

 

Mai dire tablet, potrebbe essere lo slogan degli ultimi mesi. Tablet, invece, lo dicono tutti. Anche Poste Mobile, operatore virtuale del Gruppo Poste Italiane, che ha deciso di mettere al lavoro i partner cinesi di Zte per entrare nell'affollato mercato delle tavolette. Ne è venuto fuori il PM1152 Tabula, dispositivo che si aggiunge alla linea di telefoni cellulari - sei - e smartphone - uno - presenti nel catalogo del tandem italo-asiatico.
 
L'oggetto non è ovviamente in competizione con gli scintillanti big del settore, ma ha qualche freccia al suo arco che potrebbe andare a segno. Il primo plus è sicuramente l'offerta al quale è associato: chi attiva contestualmente all'acquisto del dispositivo ed entro il prossimo 15 ottobre una Sim Poste Mobile ha  1 Gb al mese di navigazione gratuita per anno. La soluzione potrebbe rivelarsi ottimale per chi non ha ancora deciso se vale la pena sborsare cifre da capogiro e canoni mensili per la connessione per un gingillo la cui utilità non è sempre scontata. Un anno di navigazione gratuita è abbastanza per farsi un'idea di come sfruttare un tablet sempre collegato alla Rete. Il prezzo per acquistare Tabula, inoltre, non è bassissimo, ma abbraccia una fetta di pubblico maggiore rispetto vari iPad, Galaxy o Playbook:  349 euro.
 
Dalla sua, il tablet di Poste ha anche la possibilità di telefonare, opzione che è stata messa da parte dalla maggior parte dei produttori di tavolette. Lo schermo touch da 7 pollici iscrive il dispositivo nella lista degli ibridi fra tablet e smartphone, come il primo Galaxy per capirci. Il sistema operativo supportato è  Android 2.1 ed offerta connettività Wi-Fi e Umts. Ha una fotocamera posteriore da 3 Megapixel e la batteria promette 20 ore di conversazione continuativa. Il peso,  parametro molto gettonato ultimamente, è di 403 grammi. Esiste poi una caratteristica che potrebbe ingolosire chi ha un conto corrente BancoPosta o una PostePay, essendo Tabula collegato al PosteMobile Store e dando conseguentemente la possibilità di gestire in mobilità operazioni e transazioni.
 
L'obiettivo del gruppo è palese: creare un circuito di Sim - ce ne sono già 1 milioni e 690 mila attive - conti e dispositivi che metta il cliente in condizione di soddisfare un numero maggiormente possibile di esigenze, livellate con le richieste del mercato, senza doversi rivolgere altrove.
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Messina, il museo-hotel sul Mar Tirreno [foto] - Wired.it

Messina, il museo-hotel sul Mar Tirreno

Le camere dell'Atelier sul Mare, in Sicilia, sono vere e proprie opere d'arte, sculture e installazioni

01 aprile 2011 di Giulia Battafarano e Filippo Ferrari

Atelier sul Mare

Il nido

 

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Il nido

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Energia

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    La bocca della verità

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    La stanza del profeta

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Terra e fuoco

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    La stanza del mare negato

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Portatori d'acqua

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Fiumara d'arte

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

     

    Fiumara d'arte

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Gli alberghi-museo non si trovano solo nelle metropoli come Berlino. Ce n'è uno affascinante anche in Sicilia, per esempio, affacciato direttamente sul Mar Tirreno. Negli anni '80 Antonio Presti, mecenate e artista siciliano, ha avuto una bella trovata: permettere a tutti (o quasi) di poter godere dell'arte in un modo originale, ossia dormendoci dentro. E così a Castel di Tusa, in provincia di Messina, è nato Atelier sul Mare, un hotel di 40 stanze di cui 20 create da artisti italiani e internazionali.

Stando al manifesto ideologico dell'hotel, non sono ammessi "dandy stagionati, gli uomini marketing esenti da passioni, donne in carriera inaridite". Immaginateli in questa circostanza: per indicare all'ascensore a che piano andare, qui bisogna cantare, letteralmente. Certe persone prive di sense of humour e di un pizzico di poesia potrebbero trovare l'idea cretina, ed ecco perché l'Atelier sul Mare non fa per loro.

Facciamo un giro virtuale fra alcune delle 20 camere-opere d'arte. La Stanza del mare negato, creata nel 1992 da Fabrizio Plessi, sarebbe perfetta per il set dei Pirati dei Caraibi: le pareti sono porte di legno da aprire con una pesante chiave di ferro, ma solo una permette di vedere il mare; sopra le altre sono incastonati degli schermi che riproducono ininterrottamente l'immagine di un'onda che si infrange sulla battigia. Il letto, per stare in tema, è una sorta di zattera semovente. Soggiornare nella Terra e Fuoco (firmata da Luigi Mainolfi) invece permette di immedesimarsi nel genio della lampada di Aladino: si hanno a disposizione solo un letto e una sedia sospesi, mentre le pareti, ricoperte di frammenti di terracotta, danno la sensazione di trovarsi all'interno di un vaso.

La stanza del Profeta (elaborata da Presti in persona) è un intenso omaggio a Pier Paolo Pasolini, un insieme di spazi il cui epicentro è una camera fatta di terra e fango; sulle pareti e sulle porte sono incise poesie. Energia, opera di Maurizio Mochetti, è arredata con mobili monolitici e spigolosi che di giorno possono mettere un po' di soggezione, ma di notte la stanza si trasforma in un'alcova invitante grazie alla calda luce rossa che la pervade ammorbidendo i volumi. Il bianco invece domina Il nido di Paolo Icaro (un nome più che azzeccato), che ha creato un letto ellittico che sembra richiudersi su se stesso.

Insomma, per passare una notte banale all'Atelier sul Mare bisogna impegnarsi. Oltretutto i prezzi non sono esagerati, considerando che in pratica si dorme in un museo di arte contemporanea, e variano dagli 80 euro a persona per l'opzione B&B ai 135 per la pensione completa. Per i più squattrinati esistono graditissime offerte speciali da 35-90 euro.

Come corollario al pernottamento, nelle vicinanze dell'hotel si trova Fiumara d'arte, un parco pubblico costellato di opere d'arte monumentali, creato nel letto di un fiume in secca; anche qui c'è lo zampino di Antonio Presti.

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Ora Gmail si controlla col corpo - Wired.it

Ora Gmail si controlla col corpo

Ancora una funzione per la posta di Google. Grazie alla telecamera del vostro computer e a un particolare algoritmo brevettato, potete comporre le mail semplicemente muovendovi

01 aprile 2011 di Wired.it Staff

gmail motion

gmail motion

 

  • gmail motion

    gmail motion

    gmail motion

Sono passati 7 anni da quel primo aprile in cui Gmail fu lanciata. E 7 anni dopo arriva Gmail Motion, una funzionalità della posta di Google che rivoluzionerà il modo di scrivere e gestire le email. 

Per usarla, basta avere una webcam associata al tuo computer. Grazie a un complesso algoritmo capace di interpretare i gesti che compi di fronte al monitor, semplicemente muovendoti, puoi iniziare un nuovo messaggio di posta, oppure cercare nell'archivio. O addirittura scrivere in automatico risposte base come " Ti amo" o " Chi bagnerà le mie piante?". Ma Google avverte: fare pausa ogni 30-40 minuti di attività e avere sempre un ampio spazio libero attorno. Ecco la guida per i vari movimenti e il video di presentazione. 


Dimenticavamo: ma ci siete davvero cascati?

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50 modi per sprecare meno energia - Wired.it

50 modi per sprecare meno energia

Ovvero: come consumare meglio ed essere felici. Ecco un Manuale di sopravvivenza energetica

01 aprile 2011 di Antonino Caffo

Trasformazioni creative

Un esempio? In Uruguay nel progetto Ceibal, le batterie dei laptop Xo usate nelle scuole si ricaricano con le dinamo a pedali: durante la ricreazione, alcuni studenti pedalano e poi tutti sono autonomi per le ore successive.

 

  • Trasformazioni creative

    Trasformazioni creative

    Un esempio? In Uruguay nel progetto Ceibal, le batterie dei laptop Xo usate nelle scuole si ricaricano con le dinamo a pedali: durante la ricreazione, alcuni studenti pedalano e poi tutti sono autonomi per le ore successive.

  • Vita a impatto zero

    Vita a impatto zero

    È l'esempio della famiglia Beavan che ha sperimentato un intero anno a impatto zero. Ecco degli esempi: candele al posto delle lampadine, lavaggio a mano invece di lavatrice e spazio a cibo locale.

  • La sfida dei 100 oggetti

    La sfida dei 100 oggetti

    Una sorta di ritorno al futuro. Via la logica dell'usa e getta, avanti quella del riutilizzo degli oggetti. Come il lavoro dei designer sostenibili: beni minimal contro la sovrabbondanza di cose.

  • Monitorare i consumi

    Monitorare i consumi

    Come? Esistono apparecchiature per farlo (es. Google Power Meter). Esperti e imprese stimano che la sola pressione psicologica indotta dal monitoraggio energetico può ridurre al 40% i consumi.

  • La pop economy

    La pop economy

    Con il baratto ci sbarazziamo di quello che non ci serve in più e che può servire ad altri. Peraltro ne avevamo già parlato qui.

  • L'Arte del riciclo

    L'Arte del riciclo

    L’associazione milanese Atelier del Riciclo è una fucina creativa nella quale nascono vestiti e oggetti d’arredamento. Due esempi: i lampadari fatti con i centrini e le borsette costruite con le linguette di metallo delle lattine.

  • La casa vuota

    La casa vuota

    Ok non possiamo immaginare di spegnere il citofono o il frigorifero perchè è nella loro natura essere sempre accesi, però possiamo farlo con televisore, computer, caricabatterie, elettrodomestici dotati di orologio. Lo stand-by consuma.

  • Scongelamento naturale

    Scongelamento naturale

    Se avessi più tempo toglierei gli alimenti dal freezer alcune ore prima vero? Addirittura potremmo non usare il forno a microonde per scongelarli.

  • La bolletta del vicino...

    La bolletta del vicino...

    A Sacramento in California agli utenti sono stati spediti in bolletta i confronti con i consumi elettrici dei vicini di casa. Immediatamente sono stati registrati sensibili cali nelle famiglie. Dopo 13 mesi è ancora così.

  • Risparmiare gas

    Risparmiare gas

    Per 3 mesi all'anno non lasciamo la caldaia a gas sempre accesa. Accendiamola qualche minuto prima di fare la doccia e lavare i piatti. Risparmierete più del 50% a bimestre.

  • Miscelare l'acqua

    Miscelare l'acqua

    Un altro stratagemma per risparmiare acqua calda? Usare i miscelatori: sono piccoli dispositivi che agiscono semplicemente aggiungendo aria al flusso di acqua, e così ne aumentano il volume.

  • Alimenti a chilometri zero

    Alimenti a chilometri zero

    Una bottiglia di vino australiano per giungere sulle tavole italiane deve percorrere oltre 16 mila km con un consumo di 9,4 kg di petrolio e l’emissione di 29,3 kg di Co2. Acquistare localmente vuol dire, anche, inquinare di meno.

  • L'aspirapolvere

    L'aspirapolvere

    Quando ce ne impossessiamo è come avere tra le mani una Ferrari. Se però ci muoviamo più lentamente puliremo meglio e passeremo una sola volta ogni zona. Altrimenti usiamo la vecchia scopa: sarebbe l'ideale!

  • L'automobile intelligente

    L'automobile intelligente

    Sapevate che tenere aperti i finestrini nei tratti extra-urbani frena l’auto? E che usare il climatizzatore può comportare una maggiorazione del 20% nei consumi? Ora si!

  • Autoproduzione

    Autoproduzione

    Comprare costa troppo? Che ne dite allora di piccoli orti sui balconi, pane e yogurt fatti in casa, abiti e attrezzi recuperati e ricreati? Essere innovativi vuol dire anche questo.

  • La casa di vetro

    La casa di vetro

    Il riuso è possibile: per costruire il tempio buddhista di Wat Pa Maha Che di Kaew, in Thailandia, teminato nel 2008, al posto dei mattoni sono state utilizzate un milione di bottiglie di vetro.

  • Case passive

    Case passive

    Si scalda e si raffredda senza consumare. Come? Pannelli solari, tripli vetri, e l’acqua piovana che viene accumulata per essere utilizzata per gli scarichi dei gabinetti e per annaffiare il giardino.

  • La compostiera

    La compostiera

    In Italia l’autoproduzione casalinga di biogas a partire dagli scarti alimentari è quasi completamente ignorata. in India sono migliaia le famiglie in possesso di una compostiera.

  • Il condizionatore

    Il condizionatore

    Consuma troppo. Possiamo optare per la pompa di calore geotermica, che sfrutta il terreno o l’acqua del sottosuolo come fonte di calore o, a seconda delle esigenze, come dispersore di calore.

  • Cucinare con il Sole

    Cucinare con il Sole

    Esistono i forni parabolici che sono costituiti da specchi concavi che concentrano la luce solare verso la pentola: il cibo cuoce grosso modo nello stesso tempo che impiega in un fornello normale, se non prima.

  • Leggere le etichette

    Leggere le etichette

    Se una famiglia sceglie un frigorifero di classe A, spende per l’acquisto circa 120 € in più di quanto avrebbe speso scegliendolo di classe B. Negli anni successivi all'acquisto il risparmio sarà dell'8% l'anno.

  • Il ferro da stiro

    Il ferro da stiro

    La resa del ferro diminuisce quando la piastra è sporca. Per pulirla potete usare il rimedio della nonna: passate il ferro caldo sopra uno strato di sale, oppure usate uno straccio in microfibra imbevuto in acqua con bicarbonato.

  • Cottura artigianale

    Cottura artigianale

    Non potete farlo sempre ma unirete il risparmio con la qualità. Se disponete di un caminetto, potrete cucinarci l'arrosto della domenica, meno consumo elettrico e più sapore di tradizione!

  • Ancora frigorifero

    Ancora frigorifero

    Mantenete pulite le serpentine che si trovano dietro al frigorifero per favorire la dispersione del calore. Possono farvi sprecare anche il 30% di energia elettrica.

  • Giocattoli creativi

    Giocattoli creativi

    In Italia Tetra Pak e Comieco hanno cominciato a produrre giocatolli in materiale riciclato. Yo-yo, gadget, e persino un triciclo in cartone riciclato.

  • La tecnologia Led

    La tecnologia Led

    Le lampadine basate sui Led hanno una durata di vita di gran lunga maggiore rispetto a tutte le altre: il modello che assorbe 6 watt può durare anche 100 mila ore contro le 6 mila raggiunte dalle fluorescenti compatte.

  • Micro cogeneratori

    Micro cogeneratori

    Vi piacerebbe avere una piccola centrale elettrica in casa? Non state sognando: esiste e si può installare facilmente. Il segreto risiede in una parola: cogenerazione.

  • Cuocere le uova in lavastoviglie

    Cuocere le uova in lavastoviglie

     

    Mettete le uova in un recipiente di vetro ermetico, pieno d’acqua fino all’orlo, chiudete bene e posizionatelo tra piatti e bicchieri dentro una lavastoviglie. Al termine del lavaggio la piacevole sorpresa.

  • Termosifoni intelligenti

    Termosifoni intelligenti

    Installate le valvole termostatiche sui termosifoni: con questo piccolo accorgimento ottenete una regolazione automatica della temperatura in ogni stanza. Potete risparmiare circa 90 € all’anno.

  • Fuel economy

    Fuel economy

    I lubrificanti fuel economy hanno caratteristiche di ottima scorrevolezza sia a freddo, facilitando l’avviamento del motore nei mesi invernali, sia a caldo, grazie alla bassa volatilità dei loro componenti che permette di contenere i consumi di olio.

  • Via la vecchia lavatrice

    Via la vecchia lavatrice

    Un modello più efficiente può farvi risparmiare 40 € all’anno. Può consuma fino alla metà di uno tradizionale, specie se non nuovo.

  • Lavastoviglie si, asciugatura no

    Lavastoviglie si, asciugatura no

    Verificate se la vostra lavastoviglie ha un comando per escludere la fase di asciugatura con aria calda; in caso contrario aprite lo sportello una volta terminato il lavaggio.

  • Attenti alle gomme

    Attenti alle gomme

    Mantenete gli pneumatici alla pressione corretta e risparmierete 60 € all’anno. Se la pressione è inferiore al livello ottimale, i consumi di carburante aumentano tra il 2% e il 4% per via della maggiore resistenza all'asfalto.

  • Letame

    Letame

    La produzione del metano a partire dagli scarti di animali fa parte del ciclo naturale. Il combustibile ottenuto può servire per energia termica, elettrica e celle a combustibile.

  • Lavatrice da camper

    Lavatrice da camper

    Usare la lavatrice in un campeggio costa circa due euro. Se ipotizziamo che per una vacanza di tre settimane, una famiglia possa aver bisogno di 10 lavaggi, allora la vostra eco-lavatrice vi fa risparmiare circa 20 € per ogni estate.

  • Ricarica col fotovoltaico

    Ricarica col fotovoltaico

    I pannelli fotovoltaici si basano sul comportamento di alcuni materiali: quando vengono colpiti dalla luce generano corrente elettrica. E oggi potete usarli in svariati modi, non solo sul tetto di casa.

  • Il caffè mangia energia

    Il caffè mangia energia

    Le macchine da caffè elettriche hanno consumi rilevanti in condizione di stand-by: se lasciate continuamente accese possono portarsi via la bellezza di 60 kWh. Spegnetele del resto basta aspettare qualche minuto per il riscaldamento.

  • Il decoder Tv

    Il decoder Tv

    Quello che incide in maniera significativa sulla bolletta è il decoder per la tv. Si va dai 3-4 watt fino ai 12-13. Tradotto vuol dire circa 20 € all’anno sulla bolletta per ogni decoder collegato. La soluzione? Una bella ciabatta con interruttore.

  • La precisione del termostato

    La precisione del termostato

    In casa la temperatura ideale è 20 gradi, ma se regolate il termostato a 19 l’effetto sarà lo stesso: si può stimare che la presenza di una persona aumenta la temperatura di 1 o 2 gradi.

  • La lana tuttofare

    La lana tuttofare

    Da alcuni anni, per le sue qualità isolanti, la lana inizia a essere apprezzata in campo edilizio e architettonico: non subisce l’attacco delle muffe e, dato che brucia a 660 gradi,  è ignifuga.

  • I vecchi monitor

    I vecchi monitor

    Un vecchio monitor da 15 pollici a tubo catodico se usato quattro ore al giorno consuma circa 135 kWh all’anno, cifra che si dimezza se si utilizza uno schermo Lcd della stessa dimensione.

  • L'automobile per ricaricare

    L'automobile per ricaricare

    Collegando il caricabatterie alla presa dell’accendisigari dell’automobile usate l’energia elettrica generata dall’alternatore quindi quasi gratis. Il maggiore consumo di carburante non è uguale a zero ma lo possiamo considerare trascurabile.

  • Le super batterie

    Le super batterie

    Un semplice trucco per allungare la vita alle batterie: conservatele al fresco. Le batterie Nimh e Nicd a temperatura ambiente si scaricano, lentamente ma si scaricano. Al fresco, non succede, o succede meno.

  • Saper guidare

    Saper guidare

    Adeguare lo stile di guida alla situazione. Inutile accelerare se vediamo un rallentamento. Ma se la strada è libera cercate di non cadere in tentazione: non solo per i limiti, oltre 120 km/h i consumi iniziano a salire, e di molto.

  • I Gas

    I Gas

    Si chiamano Gas (Gruppo acquisto solidale). Si tratta di un modo nuovo di intendere l’acquisto dei prodotti alimentari, basato sul principio del mutuo aiuto.

  • Autocostruzione dell'energia

    Autocostruzione dell'energia

    Voi costruirti un pannello solare per riscaldare l'acqua e risparmiare sul gas? Bene sul portale della Rete Solare per l’Autocostruzione puoi trovare le istruzioni e tutto il necessario.

  • Accortezze in cucina

    Accortezze in cucina

    Mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua: si fa prima e si risparmia gas; evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola.

  • Meno rifiuti

    Meno rifiuti

    Sembrerà banale ma possiamo eliminare tanta spazzatura: per esempio preferendo i tovaglioli di cotone a quelli di carta.

  • Efficienza in Guatemala

    Efficienza in Guatemala

    In Guatemala l’organizzazione non governativa Maya Pedal trasforma le bici raccolte in Canada e negli Usa in Bicimaquinas: smerigliatrici, pompe per l’acqua, tagliapiastrelle, frullatori e altro ancora, a impatto zero.

  • No ai prodotti chimici

    No ai prodotti chimici

    L’aceto è perfetto per i vetri delle finestre e, di fatto, è presente in molti prodotti in commercio. Il bicarbonato di sodio è l’ideale per pulire bagni, lavello, forni e toilette: e anche per frutta e verdura!

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Qualsiasi cosa facciamo consumiamo energia. Ogni azione che compiamo, giorno dopo giorno, ha una propria impronta ecologica. Per ridurre al minimo i nostri consumi ci viene in aiuto il Manuale di sopravvivenza energetica di Andea Mameli

Non si tratt di metodi di vita alternativi, quanto di piccole accortezze che aiutano a vivere come dovremmo, considerendo la Terra casa nostra.

Una chicca: il Manuale è stato prodotto con carta di alghe della laguna di Venezia. Per ogni tonnellata di questa carta si risparmiano 400 mila litri di acqua e il 50% di energia elettrica rispetto alla lavorazione tradizionale della carta cellulosica. 

Nella gallery vi proponiamo 50 suggerimenti con i quali cominciare a pensare seriamente a cosa fare per non distruggere il nostro Pianeta. Diversamente cominciamo a fare la valige: la Luna ci aspetta!

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