Organizzata a Milano, nel Palazzo della Ragione in Piazza Mercanti, una mostra virtuale sul Caravaggio, Michelangelo Merisi (1571-1610), utilizzando l’alta tecnologia digitale e supporti trasparenti retroilluminati. Si chiama Caravaggio. Una Mostra Impossibile ed è l’unione tra alta tecnologia ed arte.
La mostra presente dal 10 novembre al 13 febbraio 2011, comprende ben 65 capolavori del maestro lombardo riprodotti digitalmente per dare una svolta al concetto di esposizione; infatti i visitatori potranno camminare in uno spazio reale circondati dai capolavori virtuali del Caravaggio, riprodotti in scala 1:1 nel rispetto delle dimensioni, dei colori e delle luci originali, donando un nuovo punto di vista sull’arte, dando nuova luce alle opere, delle quali è anche possibile ammirare particolari inaccessibili nelle opere originali e di rendere accessibile a tutti, capolavori provenienti da ogni parte del mondo altrimenti impossibili da vedere. La prima mostra impossibile dedicata al Caravaggio è stata presentata a Napoli nel 2003 e contò ben 35.000 visitatori in soli quaranta giorni. Successivamente la mostra è stata presentata a Salerno, Roma (145.000 visitatori) e Malta (40.000 visitatori) ed è attesa a Mosca, San Pietroburgo, Chicago, Boston, New York, San Francisco e Buenos Aires.
La preparazione della mostra è seguita da tecnici specializzati della fotografia, delle luci e della digitalizzazione di immagini, aiutati dall’occhio esperto di autorevolissimi critici d’arte e di specialisti del restauro. L’allestimento è costituito da una diapositiva grande come la tela originale (1:1), priva di cornice e retroilluminata da una luce diffusa da quattro faretti e sospesa ad una intelaiatura hi-tech. Il risultato è una nitidezza delle immagini che restituisce al dipinto la luce interiore, mortificata nelle mostre reali da illuminazioni inadeguate che impediscono di cogliere molti dettagli e sfumature. La trasparenza del supporto agisce come una radiografia che mette in luce correzioni e cancellazioni sottostanti, dovute ai ripensamenti dell’artista, assolutamente invisibili nel dipinto originale. I dipinti in queste mostre sono collocati in una scenografia didattica che ne illustra l’origine, il contesto storico, artistico e culturale. Pannelli, multivisioni dinamiche proiettate su grandi schermi, documentari, film e sceneggiati televisivi sulla vita e le opere dell’artista, testimonianze audiovisive.
Per ulteriori informazioni, si consiglia:
www.comune.milano.it/palazzoreale
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