Quando Churchill è hip hop
Un artista inglese rilegge personaggi storici in chiave rap. Perché anche e=mc2 è musica
21 giugno 2011 di Alessio LanaAbe “Gettin’ Paid” Lincoln
(Photo Credits: Mason)
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Abe “Gettin’ Paid” Lincoln
(Photo Credits: Mason)
Winston Churchill: Chill Winston
(Photo Credits: Mason)
Einstein: The Illest Physicist
(Photo Credits: Mason)
Elizabeth Taylor: Macking out
(Photo Credits: Mason)
Henry VIII : The Fresh King of 16th Century England
(Photo Credits: Mason)
Pablo Picasso the Pimp
(Photo Credits: Mason)
Royal Wedding
(Photo Credits: Mason)
Topolino
(Photo Credits: Mason)
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La storia dell' hip-hop è fatta di tanti personaggi che hanno lasciato una traccia nella storia grazie alle loro parole di lotta e di speranza. Ma cosa sarebbe successo se anche Churchill, Einstein o Lincoln avessero fatto parte del movimento? Quali sarebbero stati i loro motti e il loro stile?
Mason, artista inglese classe 1985, prova a dare una risposta a queste domande reinterpretando in chiave rap i ritratti di personaggi storici. Come racconta a Wired.it, inizia la sua carriera artistica grazie a Banksy: “ Mio padre mi aveva portato ad una sua mostra ed ero stato folgorato dallo stile del writer”. Poi “ a 16 anni ho iniziato a smanettare con Photoshop per crearmi carte d'identità false”. Anziché intraprendere l'ardua strada del falsario ha scelto quella non meno difficile (ma meno redditizia) del grafico.
Amante della street art, realizza diversi stencil fino ad approdare all'illustrazione. “ Disegno soprattutto a mano libera con una tavoletta grafica”, afferma Mason: “ mi piace la libertà e l'immediatezza che questa tecnica ti regala”. Una libertà che nel suo caso è dissacrante e ironica. Dopotutto anche Lincoln avrà sorriso almeno una volta nella vita.
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