Una super sabbia per purificare l'acqua
Rivestire i granelli con gusci di ossido di grafite. È una soluzione nanoscopica per depurare 5 volte meglio di quella non trattata. E in modo molto più economico
01 luglio 2011 di Tiziana Moriconisabbia
sabbia
La sabbia è un buon filtro per depurare l’acqua; se poi viene rivestita con ossido di grafite, diventa un filtro ottimo. E, cosa fondamentale per tutti quei paesi in cui l’acqua potabile non può essere data per scontata, potenzialmente economico.
L’idea di rivestire i granelli di sabbia con gusci di ossido di grafite è uscita dal laboratorio di nanomateriali di Pulickel Ajayan della Rice University (Houston, Texas). I ricercatori, guidati da Wei Gao, hanno messo a punto il nanometodo per ottenere il rivestimento e lo hanno testato sul mercurio e su un colorante. I risultati, riportati su Applied Materials and Interfaces, mostrano che le proprietà della supersabbia sono incomparabilmente superiori a quelle dei soli granelli e simili a quelle del carbone attivo usato normalmente nei filtri delle abitazioni.
I nanofogli di ossido di grafite - trattati affinché un lato risulti idrofilo e l’altro idrofobico – sono stati aggiunti a una soluzione contenente sabbia; a quel punto si sono assemblati a formare una sorta di involucro intorno a ciascun granello, con la parte idrofila esposta. La loro proprietà di catturare i contaminanti è stata poi aumentata aggiungendo molecole di altri composti chiamati tioli.
Modificati i granelli, i ricercatori sono passati ai test. Una soluzione contenente mercurio (400 parti per milione) e una contenente un colorante usato in biologia, la Rodamina B (10 parti per milione), sono state filtrate sia attraverso la normale sabbia sia attraverso quella modificata. Nel primo caso, il filtro si è saturato dopo appena 10 minuti, nel secondo, il sistema ha tenuto per oltre 50 minuti, e l’acqua filtrata conteneva meno di una parte per miliardo di contaminanti (il goal della Environmental Protection Agency per il mercurio è di ottenere 2 parti per miliardo).
Non è che il primo passo. Usando diverse molecole, Gao spera ora di riuscire a ingegnerizzare alcune forme di supersabbia per specifici contaminanti, come l’arsenico e il tricloroetilene.
(Credit per la foto: Kazuyoshi Nomachi/Corbis)
href="http://posterous.com"> da site_name (())
Nessun commento:
Posta un commento