lunedì 30 maggio 2011

Stop della Germania al nucleare. Ex Greenpeace: "Un errore" - Wired.it

Stop della Germania al nucleare. Ex Greenpeace: "Un errore"

I tedeschi abbandonano le centrali. Ma l'ambientalista controcorrente Patrick Moore, tra i fondatori dell'associazione, non è d'accordo. Ecco cosa ha raccontato a Wired.it

30 maggio 2011 di Fabio Deotto

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La Germania ha deciso di abbandonare l'energia atomica. L'effetto Fukushima ha colpito nel segno ed entro il 2022 tutte le centrali tedesche si fermeranno (la gran parte di loro già dal 2011). Una decisione irrevocabile, dicono a Berlino. Ma non tutti sono d'accordo. Nel giro di 30 anni, Patrick Moore, uno dei primi membri attivi di Greenpeace, è arrivato a sconfessare praticamente tutti i capisaldi dell’ambientalismo militante: bisogna piantare e tagliare più alberi, il nucleare fa bene, le dighe pure, gli Ogm sconfiggeranno la fame, il riscaldamento globale porterà solo benefici, eccetera.

Oggi, Moore si definisce un diplomatico dell’ambientalismo e nel suo ultimo libro,  L’ambientalista ragionevole (in uscita il 31 maggio per Dalai Editore), parte dal ricordo delle prime incursioni di Greenpeace a Mururoa fino ad arrivare alla decisione di abbandonare gli estremismi in favore di un ambientalismo ragionevole, scelta che culminerà nella fondazione di Greenspirit.

Tra Patrick e il suo ex-ovile i ferri sono ormai cortissimi. Da un lato lui accusa Greenpeace di aver bloccato la produzione di Golden Rice - che invece, afferma, aiuterebbe a contrastare la malnutrizione in Asia - e di fare disinformazione sui benefici della selvicoltura; dall’altro Greenpeace lo addita come un venduto foraggiato dalle industrie del legno e del nucleare per smontare nel dettaglio le teorie degli ambientalisti. In occasione dell’uscita italiana del libro, siamo andati chiedere lumi direttamente a lui.

Per cominciare, perché ha lasciato Greenpeace e cosa intende per ambientalismo ragionevole?

“Ho lasciato Greenpeace perché stava adottando politiche irragionevoli che si scontravano con il mio background scientifico. Credo che l’ambientalista ragionevole sia colui che basa la sua attività sulla scienza e la logica, e non sul sensazionalismo, la disinformazione e la paura. Per questo è nata Greenspirit, è stata l’occasione per me di diventare un ambientalista indipendente”.

Di cosa si occupa Greenspirit?

“Noi lavoriamo con gente che si impegna sul fronte della sostenibilità, il che significa equilibrare le priorità ambientali con quelle sociali e economiche, e prendere atto dell’esistenza di quasi 7 miliardi di persone che ogni giorno necessitano cibo, energia e materie prime per sopravvivere. Il movimento ambientalista si rifiuta di accettare questo dato di fatto, e preferisce vivere nella convinzione che la natura sia migliore degli esseri umani”.

Nel suo libro sostiene che l’errore degli ambientalisti è l’identificare l’uomo come nemico del pianeta. È tuttavia vero che, a differenza degli altri animali, l’ homo sapiens non si trova in equilibrio con l’ecosistema in cui vive, ed è l’unico ad aver il potere di apportare cambiamenti rapidi e potenzialmente distruttivi a equilibri sviluppati in millenni di evoluzione.

“Lei consideri questo: miliardi di anni fa gli organismi aerobici sono arrivati e hanno causato la morte di molti organismi anaerobici.

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