Metrò 5, sui binari sotterranei i test
per il primo treno senza conducenteSotto esame il tratto che collega Bignami a Bicocca. Si importa la tecnologia che è già stata
di ILARIA CARRA
sperimentata a Copenaghen, ma l'apertura prevista per aprile 2012 sembra destinata a slittare
È arrivato da Napoli tutto a pezzi. Poi è stato imbracato e calato con una gru nel ventre della città, un paio di mesi per rimontarlo. E ora il treno supermoderno della linea Lilla fa avanti e indietro senza sosta: Bignami-Bicocca, decine di volte al giorno. Sono cominciati i viaggi prova sui binari sotterranei del metrò 5, sulla prima tratta quasi conclusa: il primo convoglio sta facendo i test tecnici per i collaudi interni nelle tre stazioni già pronte, Bignami, Ponale e Bicocca. Il secondo, arrivato a Milano un po’ più tardi, inizierà nei prossimi giorni.
Si procede con calma, l’operazione lo richiede: il treno firmato Ansaldo-Breda che servirà quel pezzo di città da Bignami a Zara, e poi fino a San Siro quando sarà pronto il prolungamento che oggi è un cantiere, è il primo senza conducente in città. Viaggia in automatico, tutte le parti devono fare la loro, s’importa la tecnica già collaudata sulla metropolitana di Copenaghen. I test dureranno fino all’estate, dice il consorzio Metrò5 spa che sta portando avanti i lavori. Intanto anche il resto procede: la moderna stazione di Garibaldi è quasi pronta, si sta finendo di scavare l’ultimo pezzo della galleria fino al Monumentale, «molto impegnativo perché ci sono le case vicinissime e non c’è da scherzare», dicono dal Consorzio. Ed «entro fine mese libereremo la carreggiata centrale di viale Testi da Bignami a Istria come chiesto dal Comune, via Volturno entro l’anno».
Si sta accelerando, l’inaugurazione a fine aprile 2012 è una scadenza che si rischia di non rispettare: già slittata di un anno, causa lungaggini legate a procedure di bonifica, il varo delle prime sette fermate potrebbe slittare ancora di un paio di mesi per colpa dei danni (milionari) causati dall’esondazione del Seveso lo scorso 18 settembre. In tal caso, inoltre, ci sarebbe poi da verificare l’opportunità di lanciare un nuovo metrò in estate con la città deserta: non è escluso, così, di posticipare tutto a settembre.
Intanto i cantieri del prolungamento fino a San Siro procedono: entro l’estate arriveranno anche le prime due talpe da Roma che inizieranno a macinare metri sottoterra fuori dallo stadio. Le altre due sbarcheranno più avanti, per cercare di colmare quel ritardo di mesi con cui è cominciato il cantiere per la seconda tratta, costato 80 milioni in più per accelerare e arrivare in tempo per l’Expo. Con una missione: 12,6 chilometri da nordest, Bignami, a sud-ovest, San Siro, in meno di 26 minuti.
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