Abu Yahya al-Libi, iI probabile successore di Bin Laden è un informatico
Chi è l'uomo da molti considerato il possibile nuovo numero uno di Al Qaeda?
06 maggio 2011 di Gaia BerrutoE se il prossimo Bin Laden fosse un informatico?
E se il prossimo Bin Laden fosse un informatico?
Se c’è una cosa che bisogna riconoscere ad Al Qaeda è la sua capacità di usare a proprio vantaggio la comunicazione. Video postati su YouTube o su forum jihadisti, sottotitoli, musiche, siti che appaiono e scompaiono per rivendicare attentati o lanciare minacce: in questi anni i terroristi hanno dimostrato di essere padroni dei mezzi digitali.
Ma chi, nella pratica, esegue questi compiti? Uno è Abu Yahya al-Libi, che in questi giorni viene indicato da molti come il possibile successore di Bin Laden. Abu Yahya al-Libi, 48 anni, è stato dal 2001 al 2002 il webmaster del sito del gruppo talebano Al-Imarah al-Islamiyah e compare spesso su YouTube, fucile d’ordinanza a fianco, ma vestito con comodi jeans. È meno conosciuto dall’opinione pubblica rispetto al numero due di Al Qaeda Ayman al-Zawahiri, 60 anni, ma studiosi e agenti del controterrorismo lo tengono d’occhio da anni.
Jarret Brachman, esperto dell’argomento, sta scrivendo un libro intitolato The Next Bin Ladin: The Rise of Abu Yahya al-Libi e tiene sul suo blog aggiornamenti continui sulle apparizioni video del terrorista.
“ Sebbene sia spesso mostrato mentre scarpina tra le valli, spara, recita poesie o spezza il pane con i suoi studenti, Abu Yahya sembra aver dato ad Al Qaeda una patina cool per avvinare le nuove generazioni ", ha detto Brachman alla Reuters, che nella scheda ufficiale indica il terrorista come ” teologo di Al Qaeda, esperto di new media e direttore del comitato giuridico dei talebani”.
Ma chi è Abu Yahya al-Libi? Il suo vero nome è Muhammad Hasan Qaid, ma è anche conosciuto come Yunus al-Sahrawi. Come indicato dallo pseudonimo è libico, si è laureato in chimica nel suo Paese e si è fatto le ossa nel Gruppo Combattente libico. Si è trasferito in Mauritania per approfondire gli studi coranici, ha combattuto contro i russi in Afghanistan e si è poi spostato in Pakistan per mettere a disposizione le sue conoscenze informatiche ai gruppi di Karachi. Detto in breve, è diventato webmaster di alcuni siti di terroristi pakistani.
La sua leggenda inizia dopo: arrestato e incarcerato a Bagram, sotto la custodia americana, riesce a scappare e trasforma la sua fuga in un’epopea. “ È un guerriero. È un poeta. È uno studioso. È un comandante militare. È un carismatico, giovane e sfacciato astro nascente all'interno di al-Qaeda”, ha detto di lui Jarret Brachman.
Secondo Brachman è la stessa Al Qaeda, tramite le sue produzioni video, a mostrare Abu Yahya come il " Bin Laden del nuovo millennio", pensatore integralista, ma con abiti moderni, che coniuga senza problemi laptop e fucile. La figura giusta per far avvicinare i più giovani, e unire la conoscenza dei social network all’odio per l’Occidente.
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