sabato 7 maggio 2011

Google Maps + MMOG + yelp = fleck => "giochi realmente aumentati" - Wired.it

Google Maps + MMOG + yelp = fleck => "giochi realmente aumentati"

Sviluppato da una brillante start-up californiana fondata nel 2009, Self Aware Games, Fleck e' un innovativo MMOG (acronimo di massively multiplayer online game) fruibile gratuitamente in rete e su iPad che combina l'estetica dei social game di Zynga con Google Maps. 

 

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Creato da un team di 10+ programmatori, game designer e grafici capitanato da Seppo Helava, Fleck ha richiesto circa un anno di lavoro. Sconfessando la nozione di cerchio magico di Johannes Huizinga - secondo la quale, lo spazio e il tempo dell'attivita' ludica sono radicalmente distinti dagli spazi e tempi del cosiddetto "reale" - non solo e' equivoca, ma fuorviante, Fleck miscela elementi del mondo fatto di atomi - la mappa, le locazioni - con aspetti puramenti digitali, ossia le dinamiche di funzionamento tipiche dei videogame. L'obiettivo e' semplice: si tratta di creare e gestire un orto nel proprio quartiere, portare a termine una serie di missioni, stanare gli zombie che, inevitabilmente, ci attaccheranno con veemenza crescente, espandersi - acquistando ristoranti e fast-food (informazioni offerte da Yelp!), chattare con gli amici e procrastinare in modo costruttivo, combattendo sensi di colpa e limitando la perdita di tempo al minimo indipensabile.

 

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Per il momento, Fleck supporta un numero limitato di regioni: Stati Uniti, Canada meridionale e Messico settentrionale, ma Self Aware Games promette una versione europea del gioco, nonche' l'inevitabile edizione mobile per iPhone. Secondo il project manager Seppo Helava, Fleck rappresenta il primo esempio di una serie di "reality augmented games", giochi realmente aumentati, che combinano elementi realmente esistenti (esercizi quali ristoranti, mappe di luoghi fisici come quartieri e distretti cittadini) con dinamiche ludiche.

 

Per converso, il game designer ritiene che l'"augmented reality", la realta' aumentata non abbia grande futuro o, per lo meno, le applicazioni finora sviluppate hanno deluso le aspettative e si sono dimostrate incapaci di catturare l'immagianrio collettivo. L'augmented reality fara' la stessa fine della virtual reality, soppiantata da sistemi di controllo gestuale come WiiMote e Kinect? E' presto per dirlo, ma il dibattito e' aperto. Quel che e' certo e' che il confine tra giochi ed app pseudo-ludiche (l'esempio paradigmatico e' Gigwalk) va riducendosi. 

 

Fleck, spiega Helava, presenta una serie di meccaniche tipiche dei videogame - "guadagnare punti esperienza, implementazione dei personaggi, esplorazione, possesso" - impreziositi da elementi reali". Qual e' la differenza? "Invece di creare un set di regole attorno alla realta', abbiamo integrato la realta' nel nostro set di regole. Non si tratta di mera masturbazione mentale: il risultato e' un'esperienza radicalmente differente per il giocatore. Invece di usare un gioco per migliorare la realta', usiamo la realta' per migliorare il nostro gioco". 

 

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