venerdì 6 maggio 2011

Facebook rilancia sulla musica: una delusione - Wired.it

Facebook rilancia sulla musica: una delusione

Il social network vuole prendere il posto MySpace con la nuova pagina Music on Facebook. Ma la strada è quella giusta? Oppure si vuole solo sfruttare la rendita di posizione?

05 maggio 2011 di Gianni Sibilla

facebook music

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Nei giorni scorsi, Facebook ha rilanciato le sue ambizioni musicali, rinnovando la sua pagina “Music on Facebook”. Come ha ricordato Mashble, la sezione del social network dedicata ai musicisti ha avuto una storia travagliata: venne presentata nel 2008 al SXSW - il festival di Austin ormai diventato il più importante appuntamento per artisti e operatori del settore. Ma poi venne praticamente abbandonata a se stessa. Una decisione abbastanza singolare, se si pensa all’importanza della musica all’interno da Facebook: i numeri elaborati da Appdata testimoniano come quasi la metà delle pagine più seguite siano di musicisti. Il primato - incredibile – è della pagina dedicata al Texas Hold’em - quasi 42 milioni di “ mi piace”, seguita dalla pagina Facebook di Facebook - quasi 40 milioni. Subito dopo arrivano Eminem e Lady Gaga, rispettivamente oltre 35 e 33 milioni di “ like”. Limitandosi alla top, sei su dieci sono artisti: sono presenti anche Rihanna, Linkin Park, Shakira e Justin Bieber.

L’atteggiamento di Facebook nei confronti della musica continua, però, a essere contraddittoLa rio: il nuovo aggiornamento, è molto scarno e consiste in una serie di sottopagine dedicate ai musicisti con suggerimenti su come costruire e gestire pagine, istruzioni per fan, locali e qualche video. Le stesse istruzioni per gli artisti sono molto generiche, tipo: “ Ask questions in your status and find out where your fans want to see you play”. il tutto, al momento in cui scriviamo, piace a 186mila persone.

Evidentemente Facebook mira a diventare il sostituto di MySpace - una volta la piattaforma di riferimento per musicisti emergenti, ma da tempo in crisi di audience e identità. Ma è altrettanto evidente che è convinto di poter semplicemente sfruttare una rendita di posizione, dovuta ad un pubblico senza eguali sul Web. Perché da un lato è vero che una sempre maggiore quantità di grossi nomi musicali stanno usando Facebook per eventi e anteprime di vario genere. Ma dall’altro lato il vero problema della piattaforma, soprattutto per i musicisti medio-piccoli, è la scarsa flessibilità delle pagine stesse, difficili da personalizzare al di là della tradizionale bacheca. Oltretutto la nuova pagina di Facebook dedicata alla musica non fa nessuna menzione di tutte le app che è possibile integrare nelle pagine artisti per rendere più dinamica l’esperienza (come Band Page di RootMusic, di cui vi parlammo già quasi un anno fa), ma si limita a linkare una serie di “ preferred developers”.

Insomma, se questo deve essere il punto di partenza della musica sul social network, i nuovi segnali non sono incoraggianti: la comunità musicale si aspetta da Facebook uno sforzo maggio

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