Aerei cyborg sui cieli libici
Cylon 41 e Cylon 36: sono i soprannomi di due aerei Nato, captati da un ascoltatore delle frequenze radio olandese. Ed evocano i robot della serie Battlestar Galactica
25 marzo 2011 di Tiziana Moriconicylon raider
cylon raider
La Nato ha assunto il comando e il controllo delle operazioni della coalizione per rinforzare la no-fly zone nei cieli libici, autorizzata dall’ Onu. Il nome in codice americano della missione è Odyssey Dawn, già di per sé evocativo. Ma altri soprannomi lo sono anche di più. Per esempio quelli di due aerei E-8C Joint Stars (Surveillance Target Attack Radar System), captati da un geek della radio olandese, Huub, in ascolto delle onde radio nell’etere libico. I due velivoli si identificano come Cylon 41 e Cylon 36, come si cinguetta anche su Twitter.
A riportare l’informazione è Spencer Ackerman, giornalista di Wired.com, nel blog Danger Room. Il nome “ Cylon”, oltre che essere evocativo, provoca anche una leggera inquietudine. Come ricorda Ackerman infatti, i Cylon erano i robot umanoidi (e fanatici religiosi) della serie Tv Battlestar Galactica del 1978 (e del remake del 2003); nella fiction hanno praticamente spazzato via il genere umano.
Se quei velivoli fossero davvero Cylon, sarebbero un mix di metallo e tessuti viventi: degli aerei-animali progettati per cacciare gli umani (il nome, quindi, come fa notare @notscrod su Twitter, sarebbe appropriato anche per i droni).
Come era da aspettarsi, la Task Force dell’Odyssey Dawn non ha confermato l’esistenza di Cylon in Libia. Clint Gedke, capitano della Marina, ha semplicemente commentato: “ Se avessi un soprannome, vorrei che fosse cool”.
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