Anish Kapoor. E lo spazio scivola
Due mostre dello scultore indiano, una a Milano, l'altra a Venezia. Ecco a voi alcune delle sue opere
08 giugno 2011 di Cristina Sivieri TagliabueAnish Kapoor, C-Curve, 2007
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Anish Kapoor, C-Curve, 2007
Anish Kapoor, C-Curve, 2007
Anish Kapoor, C-Curve, 2007
Anish Kapoor, My Red Homeland, 2003 (particolare)
Anish Kapoor, My Red Homeland, 2003
Anish Kapoor, Non-Object Door, 2008
Anish Kapoor, Non-Object Door, 2008
Anish Kapoor, Non-Object Plane, 2010
Anish Kapoor, Non-Object Plane, 2010
Anish Kapoor, S-Curve II, 2006
Anish Kapoor, S-Curve, 2006
The Bean Sculpture, Anish Kapoor
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Tecnologico e visionario, Anish Kapoor, scultore ed architetto nato da padre indiano e da madre ebrea irachena, porta in Italia due esposizioni. La prima, a Milano, dal 31 maggio fino al 9 ottobre alla Rotonda della Besana, e una delle sue opere create ad hoc per l'evento - Dirty Corner - diverrà un'installazione site specific dedicata alla Fabbrica del Vapore, dal 31 maggio all'11 dicembre 2011. Kapoor crea immagini enormi, e lavora con materiali ibridi e antagonisti, come metallo e cera. My Red Homeland, per esempio, è una monumentale installazione formata da cera rossa disposta in un immenso contenitore circolare e composta da un braccio metallico connesso ad un motore idraulico che gira sopra un asse centrale, spingendo e schiacciando la cera, in un lento e silenzioso atto infinito di creazione e distruzione. In contemporanea a Venezia, dal 31 maggio al 27 novembre, nel contesto della basilica di San Giorgio Maggiore, è stata presentata presentata Ascension, un'opera che è evento collaterale della 54esima Biennale dell’arte di Venezia.
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