lunedì 6 giugno 2011

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2050 LA FAME NEL MONDO

Post n°223 pubblicato il 07 Giugno 2011 da BROWSERIK

aseIn molte aree tropicali fortemente esposte ai mutamenti climatici, l'agricoltura è già oggi in difficoltà e gli agricoltori non sono in grado di adattarsi a nuovi schemi meteorologici Entro 40 anni Africa e Asia meridionale rischiano di dover fronteggiare diffuse carestie dovute al crollo delle produzioni agricole legate ai cambiamenti climatici e alla incapacità del tessuto agricolo locale di adattarsi a questi cambiamenti.

Questa preoccupante prospettiva potrebbe peraltro coinvolgere anche parte della Cina e dell'America Latina. A sostenerlo è un rapporto redatto dai responsabili del Research Program on Climate Change, Agriculture and Food Security (CCAFS) del CGIAR (Consultative Group on International Agricultural Research), una collaborazione internazionale che vede coinvolti diversi governi di nazioni industrializzate e in via di sviluppo, fondazioni e organizzazioni non governative internazionali e regionali. Nello studio i ricercatori hanno analizzato le aree a elevata vulnerabilità esaminando molteplici modelli climatologici e indicatori di problemi relativi agli approvvigionamenti alimentari, creando una serie di mappe dettagliate.

Una mostra le regioni a rischio di superare una "soglia climatica" che rende l'ambiente troppo caldo per diverse coltivazioni - per esempio il mais e i fagioli - che nell'arco dei prossimi 40 anni potrebbe portare a una riduzione delle produzioni alimentari. Un'altra mappa mostra le regioni che possono essere sensibili a tali cambiamenti in quanto hanno ampie porzioni di territorio destinate a diversi tipi di coltivazioni.

Altre mappe ancora indicano le regioni con una lunga storia di insicurezza alimentare. "Se si mettono insieme tutte queste mappe, esse rivelano le località del mondo in cui il sopraggiungere di condizioni climatiche stressanti possono diventare disastrose", spiegano gli autori della ricerca. "Si tratta di aree fortemente esposte ai mutamenti climatici, in cui la sopravvivenza è strettamente legata al destino delle messi regionali e alla resa agricola, e in cui cronici problemi di approvvigionamento alimentare testimoniano che gli agricoltori sono già oggi in difficoltà e che mancano della capacità di adattarsi a nuovi schemi meteorologici.
Si tratta di una combinazione di fattori molto preoccupante."

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