giovedì 17 marzo 2011

Allarme nucleare Giappone: dibattito su fonti rinnovabili e nucleari | ELETTRONICA OPEN SOURCE

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Allarme nucleare Giappone: dibattito su fonti rinnovabili e nucleari 17 Mar 2011 Energie Rinnovabili energia elettrica energia nucleare tsunami Lo Tsunami giapponese dell' 11 Marzo, provoca un guasto all'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima, dichiarato lo stato di emergenza nucleare. Il mondo si interroga su quanto accaduto e su quanto potrà accadere; in Europa si riaprono i dibattiti sullo sfruttamento delle energie rinnovabili e sull'introduzione di impianti nucleari in Italia. Terremoto e tsunami Tokyo: sono le 14 e 46 ora locale, dell' 11 Marzo 2011, la borsa si avvia a chiudere una seduta in tono minore a causa della crisi Libica e delle avvisaglie in Arabia Saudita, quando una violenta scossa di terremoto di magnitudo 9.0 della scala Richter sorprende i Giapponesi; questa data rimarrà nella storia del Giappone e di tutto il mondo, un giorno nel quale si è registrata la tragedia peggiore degli ultimi 140 anni della storia giapponese; un vero e proprio Apocalisse che ha mietuto oltre 10.000 vittime a causa dello Tsunami provocato dall'epicentro del terremoto, localizzato in mare aperto e che ha innescato un allarme nucleare. Alla mente di tutti le immagini di una nuova Cernobyl, alla mente dei potenti le decisioni sull'abolizione o addirittura l'introduzione dell'energia nucleare. {BLOCK:45} La centrale nucleare di Fukushima Il vero incubo non sembra essere la potenza di questo cataclisma, quanto piuttosto quello che sta accadendo alla centrale nucleare di Fukushima. La centrale di Fukushima, nota come Fukushima Daiichi, fu costruita dalla General Electric alla fine degli anni 60, rappresenta una delle 25 centrali nucleari più grandi al mondo ed è gestita interamente dalla compagnia Tokyo Electric Power. Il terremoto di Sendai dell' 11 Marzo scorso, ha causato gravi danni alla centrale, fra i quali quello di maggiore entità si è registrato nell'impianto di raffreddamento; successivamente alle scosse di assestamento, si è avuta una prima esplosione negli edifici del reattore 1, uno dei tre in funzione al momento del sisma e nei giorni successivi si è registrata una seconda esplosione al reattore numero 2. Attualmente è stato dichiarato l'allarme nucleare in seguito alla possibilità della fusione del nucleo, possibilità che purtroppo non è stata ancora esclusa ed è così iniziata l'evacuazione del territorio limitrofo. Come funziona una centrale nucleare Il funzionamento di una centrale nucleare è molto simile a quello di una centrale termo-elettrica, con la differenza sostanziale che il vapore necessario a far muovere le turbine viene prodotto dal reattore, all'interno del quale avviene la cosiddetta fissione nucleare controllata, in cui gli atomi radioattivi ( uranio arricchito e plutonio) si dividono in atomi molto più piccoli, sprigionando energia. Il calore sprigionato dalla fissione nucleare, fa sì che l'acqua ad alta pressione che attraversa il reattore si trasformi in vapore; questo vapore verrà quindi inviato verso le turbine collegate all'alternatore per produrre energia elettrica. I rischi di una centrale nucleare derivano proprio dalle altissime temperature generate dal calore della fissione dei nuclei radioattivi, sono quindi fondamentali i sistemi di controllo e refrigeranti in grado di mantenere una temperatura adeguata all'interno del nocciolo. La struttura di un reattore nucleare deve quindi prevedere: un fornello (chiamato appunto nocciolo) nel quale si sviluppi la reazione a catena, un impianto di raffreddamento del nocciolo stesso, una schermatura per filtrare le radiazioni prodotte in modo ineliminabile dal processo di fissione e sistemi di regolazione del processo. Capita spesso, in caso di incidente, come in Giappone, che l'acqua non assorba completamente il calore, andando a surriscaldare il nocciolo. Energie rinnovabili ed energia nucleare: in contrasto fra loro? Con il termine energie rinnovabili, convenzionalmente ci si riferisce a quelle forme di energie generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano e il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Con il termine energia nucleare, invece, si intendono tutte quelle situazioni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazione dei nuclei atomici. Il cataclisma giapponese e il conseguente rischio nucleare, hanno riaperto dibattiti non del tutto sopiti in quasi tutto il mondo, specie nei paesi facenti parte l'UE. L' energia nucleare, assieme alle fonti rinnovabili e a quelle fossili è una fonte di energia primaria, è presente in natura e non deriva da altra forma di energia, nonostante sia considerata da alcuni una fonte rinnovabile, la Commissione Europea, ha dichiarato che il nucleare non è considerabile come rinnovabile. Di parere contrastante è Fulvio Conti, amministratore delegato del gruppo Enel, che in una recente intervista ha dichiarato l'esistenza di una compatibilità fra nucleare ed energie rinnovabili; secondo il Conti, tutti i paesi intelligenti utilizzano l'energia nucleare, mentre l'Italia ancora lo importa; lo sfruttamento delle energie rinnovabili non escluderebbe quindi l'introduzione del nucleare, l'utilizzo di entrambe le fonti sarebbe necessario per ridurre l'impatto ambientale e diminuire i costi per le generazioni future. Nonostante il parere del Dottor Conti, possa risultare di parte, dal momento che l'Enel avrebbe tutti gli interessi nella costruzione di una centrale nucleare in Italia, anche l' Agenzia internazionale dell' Energia, che fa capo all' Ocse, ossia l'organizzazione fra i paesi più industrializzati per la cooperazione e lo sviluppo economico, tramite il suo direttore esecutivo Nobuo Tanaka, durante la presentazione del Rapporto 2009 sulla politica energetica italiana, ha lodato gli sforzi italiani sia nell'ambito delle fonti rinnovabili che nell'introduzione nel nucleare. Rischio nucleare Il rischio nucleare deriva dalla propagazione delle radiazioni ionizzate nell'aria, emanate da sostanze radioattive o in seguito all'esplosione di centrali o armi nucleari; l'esposizione alle radiazioni comporta numerosi effetti nocivi, sulla vita umana, vegetale ed animale, poichè esse alterano le strutture cellulari, provocando la morte, lesioni gravissime o possibili malformazioni e tumori nei discendenti. Il rischio nucleare in Europa e soprattutto in Italia, non è scomparso con la chiusura delle centrali nucleari sul territorio nazionale; infatti l'incidente di Cernobyl ha fatto comprendere come in condizioni atmosferiche sfavorevoli, incidenti ad impianti nucleari lontani dal territorio nazionale, possano determinare contaminazioni radioattive su lunghe distanze di acqua, suolo e aria. Prima di dichiarare quindi le fonti nucleari complementari a quelle rinnovabili, sarà necessario documentarsi ampiamente sui rischi derivanti dalla costruzione di impianti nucleari sul proprio territorio, sull'effettiva sicurezza degli impianti di ultima generazione (la centrale di Fukushima risale agli anni 60) e sui vantaggi e gli svantaggi derivanti dallo sfruttamento di fonti nucleari; un argomento che tocca varie materie, dall'ingegneria alla geologia, dall'etica all'energie rinnovabili, ma che riguarda tutti noi e il destino delle generazioni future. Oscilloscopio digitale, Multimetro...18 premi in totale!!! Partecipa anche tu a Marzuino! Dopo il grande successo di Febbruino, torniamo con... Marzuino! In omaggio non solo Arduino, ma anche un meraviglioso Oscilloscopio Digitale LeCroy, un Multimetro Fluke, un Alimentatore Agilent ed altro ancora! Blog di mirko.zago credo che Inserito da linus il Gio, 17/03/2011 - 11:12. per garantire un futuro alle generazioni future, occorre coscienziosamente abbandonare l'idea della costruzione di nuove centrali nucleari, seguendo la strada che stanno percorrendo i vicini tedeschi. In nostro paese rispetto a quelli nordici ha maggiori ore di luce, la tecnologia ha dimostrato che è possibile aumentare il rendimento delle celle solari e la maggiore diffusione sicuramente abbatterà i costi per kW prodotto. Un programma di rifacimento dei tetti italiani, sicuramente non risolverebbe il problema, ma sarebbe una buona risposta al nucleare, visto che il nostro governo si preoccupa di coprire il 4% dell'energia totale del fabbisogno nazionale con la costruzione di nuove centrali, le quali saranno ubicate secondo alcuni, 4 in Sicilia e altre 4 in Calabria. Esiste un accordo tra STM, Enel e Sharp sul fotovoltaico che rischia seriamente di saltare per problemi di accordi politici, che potrebbe creare un polo di ricerca e produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, senza contare che creerebbe nuova occupazione e nuove alternative lavorative, basti pensare all'indotto che si creerebbe con questa nuova unità produttiva. La struttura esiste già, gli operai specializzati anche, gli investitori vi sono, perchè non farla partire?. rispondi Il nucleare in Italia Inserito da Emanuele il Gio, 17/03/2011 - 13:47. La questione è molto complessa, i fattori da analizzare sono molti e sinceramente sembra che ogni considerazione fatta, anche la piu realistica e bene documentata, abbia poi una controindicazione. Da tecnico raginerei per punti: 1) Tutto il mondo industrializzato, ed in particolare l'Europa abbonda di centrali nucleari (alcune anche vecchie). Perche comprare energia dalla Francia o dalla Slovenia per poi avere comunque rischi di radiazione data la vicinanza? La risposta naturale è facciamo le centrali nucleari anche noi e procediamo verso la tanto ambita indipendenza energetica. Poi l'altra sera a Ballarò ho sentito un famoso economista che diceva che l'energia che acquistiamo in Francia costa pochissimo dato che le loro centrali sono sempre operative e quindi producono in abbondanza , c'è molta offerta. Ma allora ci conviene veramente investire miliardi nel nucleare? 2) Se il Giappone si trova in questa situazione, figuariamoci se una cosa del genere succedesse in Italia! Basta pensare ai danni del terremoto dell'Aquila oppure alle controverse questioni sui vari termovalorizzatori campani (funzionano bene o a singhiozzo?). Insomma il mondo è pronto per il nucleare oppure, in fondo in fondo NON sappiamo bene cosa stiamo facendo. Sentendo parlare esperti nucleari, sento troppo spesso verdi al condizionale... "si dovrebbe spegnere", "potrebbe essere pericoloso", "andrebbero smaltite" etc. A mio parere l'umanità non ha ancora il pieno controllo dell'energia nucleare. Figuriamoci poi in Italia con storie di appalti,tangenti, favoritismi etc. Potremo mai fidarci di "qualcosa" nucleare, radioattivo, se non ci fidiamo (spesso a ragione) di un impianto che brucia mondezza? 3) Le energie alternative ci sono! Sono molte, ed il sole è con noi!! Ma poi vorreste le pale eoliche sulle colline della sardegna a rovinare il tramonto? E gli incetivi per il fotovoltaico dove sono finiti? L'altra sera a Striscia la Notizia hanno evidenziato come Enel.Si ancora non riesca a soddifare la richiesta di allacciamento impianti fotovoltaici. Si potrebbe andare avanti per ore, ma poi forse tutto si semplificherebbe cosi: il costo di una centrale nucleare è di almeno 2 miliardi di euro e ci vogliono almeno 3 anni per realizzarla. Bene, con questi soldi e questo tempo a disposizione fare un piano triennale di riduzione del consumo energetico procapite (educazione civica, leggi a favore di prodotti low power etc.) e di sviluppo SERIO di fonti alternative, energie rinnovabili (solare, eolico, idroelettrica, biomasse etc) Io ho detto la mia, voi dite la vostra... rispondi RE Il nucleare in Italia Inserito da freddytube il Gio, 17/03/2011 - 14:16. Sante parole, condivido pienamente il Tuo articolo ! In Italia NON è umanamente fattibile il nucleare, se andiamo a leggere ciò che è stato fatto in materia nel passato. Freddy rispondi Bha... Inserito da temuccio il Gio, 17/03/2011 - 14:18. Emanuele, io a L'Aquila ho visto fare cose da italiani mai visto prima...A detto a sfavore dell'ipotesi che noi italiani non sappiamo fare nulla. Si credo che sia giusto investire in energie alternative, ma un problema nucleare alle nazioni limitrofe porterebbe comunque a dei danni a noi (come porterà i danni la catastrofe giapponese). Detto questo non vedo perché ostentare questo tipo di tecnologia: saranno comunque centrali del 2011(ed oltre)... rispondi Pensiero sul Nucleare Inserito da salvo.tirrito il Gio, 17/03/2011 - 14:25. A mio parere non abbiamo il pieno controllo dell'energia nucleare,ciò preoccupa tutti i paesi occidentali,purtroppo nel nostro Paese un insieme di affaristi tenta di pregiudicare il futuro delle prossime generazioni Il nostro Paese : - non ha le tecnologie nucleari come la Francia dalla quale dovremmo comprarle - non ha Uranio come la Russia dalla quale dovremmo comprarlo - non ha un minimo di organizzazione relativamente alla sicurezza della quale potersi fidare - ha un meraviglioso clima che dovrebbe farci svoltare verso il solare termodinamico,il fotovoltaico,l'eolico;tutti gratuiti e illimitati E' vero che l'eolico ha un impatto ambientale,ma sono forse meglio le centrali nucleari ed il costante pericolo La propaganda di chi sponsorizza il nucleare dice che l'energia è a basso costo;vorrei ricordare che il costo della produzione dell'energia va sommato ai costi di realizzazione,ai costi per la dismissione dopo il ciclo di vita della centrale ed ai costi legati alla sicurezza,il tutto ben più alto di qualunque altro sistema di produzione Io poi vivo in Sicilia,questa terra meravigliosa e piena di contraddizioni,vorrei capire che motivo c'è di fare altre centrali visto che l'Enel oggi non riesce ad acquisire l'energia da eolico,obbligando i produttori a tenere ferme le pale. leggo nel giornale di sicilia di oggi 17-03-2011 che ieri sono state approvati i siti per 4 centrali nucleari in Sicilia,Zaia che ne ha bisogno non le vuole, questa terra che già si produce pù energia di quaella che serve deve ospitare le centrali nucleari.Questa sembra follia pura Spero di aver dato qualche spunto rispondi non posso Inserito da linus il Gio, 17/03/2011 - 14:29. che essere daccordo con te, piccoli passi sono stati fatti in questi anni, ma poi spesso abbandonati per via che l'ente gestore era unico, quindi la distribuzione era sempre dell'Enel. Eppure, qualcuno afferma di aver perso il treno per il nucleare 20 anni fa, probabilmente è vero, ma su molte sperimentazioni siamo stati i primi nel mondo, come nel solare termodinamico che fu abbandonato per l'eccessivo costo/beneficio, o nel sistema ENERMAR con le innovative turbine Kobold. Vi sono siti già utilizzati con altre tecnologie che pare siano in progetto di conversione e altri siti che erano stati abbandonati saranno ripresi per la produzione di energia elettrica. Vedasi: È stata la prima centrale a concentrazione solare nel mondo http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_febbra... Priolo: la centrale solare termodinamica a concentrazione Archimede vede la luce, anche se in versione ridotta http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/14/news/centrale_priolo-5591763/ rispondi Condivido Inserito da luigieos il Gio, 17/03/2011 - 14:36. condivido pienamente la tua opinione. Aggiungo che, in Italia, dobbiamo scrollarci di dosso i personaggi obsoleti, superficiali o, peggio, manipolatori delle informazioni. Infine: noi tecnici abbiamo responsabilità enormi nella diffusione delle informazioni corrette e nell'operare in modo scientifico e leale. Non deroghiamo alla nostra deontologia. rispondi nucleare Inserito da ziog78 il Gio, 17/03/2011 - 14:48. Credo che lotsunami in giappone abbia dimostrato ampiamente che non esiste sicurezza nelle centrali nucleari.Sarebbe come dire che per tutelarsi dallo scoppio della pentola a pressione basta metterla in un pentola apressione più grossa e siamo tranquilli... Mi sembra un ragionamente ,perdonatemi, idiota. Pensare di fermare le radiazioni in uscita da un reattore guasto si è gia dimostrato impossibile. Se qualcuno continua a pensare al nucleare è soltanto perchè perche politicamente o tecnologicamente schierato o perchè miope senza voler offendere con questo nessuno. Mi piacerebbe che gli schierati pro nucleare facessero una riflessione serena e seria sul perchè si dovrebbe utilizzare una tecnologia che ha costi astronomici che rende 100 volte di meno di quello che è costata che risulta pericolosa (specie in italia dove il 10% di bustarella e la superficialità a tutti i livelli la rendono più pericolosa che altrove) perchè usata su di un territorio a rischio sismico e perchè non si sa come smaltire le scorie - il fatto che si trovano materiali radioattivi nelle discariche può far pensare- quando altre tecnologie sviluppate non nell'ottica del profitto sfrenato potrebbero risolvere ecologicamente il problema energia.... rispondi Prima del passato referendum Inserito da tenguchan il Gio, 17/03/2011 - 15:25. Prima del passato referendum ero un favorevole che si continuasse a produre energia dalle centrali esistenti perche' reputo e reputavo che l'inerzia dello stato Italiano avrebbe comportato, come poi e' accaduto, che ci si voltasse UNICAMENTE verso le centrali ad energia fossile. Oggi reputo stupido che si ritorni ad un'energia oramai non in via di abbandono da gran parte dei paesi europei. rispondi Considerazioni varie Inserito da PaceyIV il Gio, 17/03/2011 - 15:39. 1. In pieno inverno il sole non c'è. La notte la luna, quando c'è, non è sufficiente. Nelle giornate nuvolose o di pioggia il sole non c'è. 2. Non abbiamo la tecnologia per immagazzinare in modo efficiente l'eventuale surplus di energia prodotta durante il giorno, per utilizzarlo nella notte. 3. Il rendimento dei pannelli fotovoltaici e solare è scarsissimo. La durata dei pannelli e dell'elettronica di controllo necessaria alla conversione dell'energia solare in energia elettrica nella forma di corrente continua e poi con gli inverter in corrente alternata è scarsa. Il prezzo ancora troppo elevato e non scenderà mai finché ci sarà il petrolio. Sono i petrolieri i principali costruttori di pannelli solari e fotovoltaici. 4. Ci sono giornate in cui c'è molto vento, la bora che soffia a svariate decine di km/h. Parecchie altre in cui c'è calma piatta. La produzione elettrica risultate è quindi fortemente variabile e deve essere compensata con altre fonti sufficientemente variabili e in maniera tale bilanciare la situazione. 5. Le centrali idroelettriche vengono utilizzate per la produzione dei picchi di energia. Mi spiego meglio. Il fabbisogno di energia elettrica in un paese non è costante nel tempo. C'è una base costante sotto la quale non si scende mai a cui viene sovrapposto un andamento più o meno prevedibile con un grafico a creste e avvallamenti. La parte di fabbisogno costante non può essere fornita da centrali la cui produzione è fortemente variabile. Viene coperta, in italia, da centrali termiche. Sono centrali la cui produzione non può essere controllata finemente, che impiegano giorni ad andare a regime e che per questo motivo non vengono mai disattivate. Si agisce a rotazione per le opere di manutenzione. Tutta la parte di grafico frastagliato viene coperto dalle centrali idroelettriche, fotovoltaiche, etc. E non ultimo importando energia elettrica dall'estero da paesi che possono esportare energia grazie alla loro solida base a centrali nucleari. 6. Probabilmente costruire qualsiasi cosa, dalle case, alle centrali di qualsiasi tipo sui fianchi del Vesuvio o dell'Etna non è un'idea saggia. Così come costruire con materiale scadente e senza le dovute accortezze in zone sismiche. Eppure puntualmente ci sono stati servizi televisivi idioti e raccolte soldi per situazioni che il buon senso avrebbe facilmente evitato! 7. Chi in Italia ha investito nella realizzazione di pannelli fotovoltaici adesso è sul piede di guerra. Lo stato ha finalmente deciso di terminare lo spreco delle nostre tasse con gli incentivi per la realizzazione di questo genere di impianti. Sostengono che siano finiti i soldi. Curioso perchè la tassa per questi finanziamenti non è stata eliminata dalle bollette della luce. Inoltre già il fatto stesso che siano necessari degli incentivi per la realizzazione di questi impianti la dice lunga su quanto facciano risparmiare! 8. In alcune città si vedono alcuni mezzi di trasporto pubblico alimentate a idrogeno spacciato come energia rinnovabile. Dico spacciato perchè tutti dovrebbero sapere che solo nella scuola dell'obbligo si insegna ai bambini che l'idrogeno viene prodotto per elettrolisi dell'acqua. Quindi se l'energia elettrica fosse possibile produrla interamente da fonti energetiche rinnovabili, lo sarebbe anche l'idrogeno. In realtà, tale metodo di realizzazione non è efficiente. In ambito industriale viene realizzato in enormi centrali a partire dal petrolio! 9. Nel deserto abbonda il sole. Sono necessari però meccanismi di periodica pulizia dei pannelli solari e in ogni caso i granelli di sabbia nel tempo graffiano la superficie di questi accorciando ulteriormente la durata di questi. Un ulteriore problema di centrali che possono essere costruite solo in determinate condizioni ambientali (presenza di molto sole, molto vento etc..) è dato dal trasporto dell'energia alle città, alle fabbriche etc. Le linee elettriche di trasporto dell'energia vengono realizzate ad alta tensione per limitare l'energia persa nelle linee (maggiore è la tensione delle fasi, minore è la corrente di linea a parità di potenza, quindi minore è l'energia persa che va con il quadrato della corrente. Per lo più ci si ferma a 380 kV. Ricordo un servizio televisivo dove parlavano di un tratto di elettrodotto da 1 MV, in toscana mi pare. Ma soprattutto ricordo le obiezioni dei verdi!). Centrali elettriche termiche, così come le nucleari possono essere realizzate più vicino alle città. Non è possibile soddisfare il fabbisogno elettrico di una nazione con fonti energetiche fortemente variabili e non stabili e durature nel tempo. Il fatto che siano rinnovabili significa che la sorgente esiste adesso così come esisterà tra 100 anni, 200 etc. Non significa che adesso alle 15:28 mi dà 1GWh e che alle 3:28 sia in grado di darmi qualcosa che sia dello stesso ordine di grandezze di prima (la notte il sole non c'è, quindi sono a 0 Wh. 1GWh = 1'000MWh = 1'000'000kWh = 1'000'000'000Wh. Il fabbisogno di energia elettrica notturno è minore rispetto al giorno ma non nullo!). Le fonti rinnovabili come eolico, solare, geotermico, onde del mare etc possono coprire una più o meno buona fetta del fabbisogno, ma non di più a meno che non si voglia tornare indietro di qualche centinaia d'anni. E non credo che la massa sia disposta a questo! Non è coerente battersi aspramente contro il nucleare quando si vive grazie a questo: non avere centrali nucleari in Italia non vuol dire che abbiamo l'energia elettrica senza di questa fonte. Guarda caso senza di questa siamo proprio costretti ad andare a comperare da paesi dove hanno valutato rischi e vantaggi e hanno deciso di utilizzare comunque questa fonte energetica. Quando si ha un braccio rotto non si dice di no alla radiografia! rispondi Invia nuovo commento Il tuo nome: nik0cara Oggetto: Comment: * Articoli di elettronica correlati Come funziona l'energia nucleare La riproposta del nucleare Fonti di energia: energia nucleare, una buona opzione per l'energia pulita? Energia nucleare, le ragioni di favorevoli e contrari Fonti di energia, l'energia nucleare nel 2009 nik0cara Profilo utente Crea contenuto Esci I più commentati Aspettando l'iPad2... L'iPad2 sta per arrivare, quali sono le caratteristiche e le novità del nuovo modello di tablet Apple. La casa della Mela svela tra indizi e... 109 commenti 2 nuovi 5 Arduino gratis: partecipa a Febbruino! Arduino gratis a Febbraio! Da questo nasce il nome Febbruino. 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