Si chiama Chris Kotsiopoulos e, oltre a essere un bravo fotografo, è anche un uomo dotato di infinita pazienza. Già, perché per realizzare questi scatti sono state spesso necessarie anche 48 ore di lavoro. Dopo aver ricevuto in regalo un telescopio, Chris ha iniziato a scrutare la volta celeste e i panorami mozzafiato offerti dalla sua terra natia, la Grecia. Tecnicamente, riuscire ad ottenere questi scatti sferici non è complicato. L'idea di partenza è effettuare diverse foto e unirle assieme con un qualsiasi software per ritoccare le immagini (Chris ha usato Photoshop, Ptgui e Startrails) fino a comporre un planetoide di forma sferica che riproduca il contenuto della foto stessa. La vera sfida sono le foto (qui realizzate con una Canon 550D con 8 giga di memoria e obiettivi Canon EF28mm f/1.8 USM e Canon EF 15mm f/2.8 Fisheye), che coprono un arco temporale di 24 ore. Per esempio, nel caso della foto Sounio, Chris ha iniziato a lavorare il 30 dicembre 2010 al mattino, dopo aver attentamente pianificato dove e quando effettuare gli scatti, posizionando il treppiede verso est. Il luogo scelto, va da sé, dev'essere il più possibile sgombro da nubi, per evitare che queste modifichino la luce presente sulla scena. La posizione del Sole è stata registrata ogni 15 minuti con l'uso di un intervallometro e modificando volta per volta i filtri della macchina fotografica per avere l'illuminazione ottimale. Per avere abbastanza materiale da trattare in postproduzione, servono minimo 500 foto scattate nell'arco di circa 30 ore e, sì, è necessario restare sul posto per tutto questo tempo, visto che c'è il concreto pericolo di dover cambiare la batteria della macchina fotografica in piena notte. Una volta terminato l'appostamento, in altre dodici ore di lavoro al pc e si otteniene l'immagine desiderata. Insomma, per uno scatto accettabile servono come minimo due giorni pieni di lavoro indefesso. Ma se ne vale la pena...
via daily.wired.it
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