martedì 29 marzo 2011

Tatuaggi al dna e tessuti infettivi: tra scienza e arte [foto] - Wired.it

Tatuaggi al dna e tessuti infettivi: tra scienza e arte

Cosa succede quando un artista e uno scienziato lavorano insieme? Ve lo racconta Wired.it, all'interno dei Laboratory Life di Brighton

28 marzo 2011 di Simona Casonato

Tatoo Traits

Natura morta da frullare

 

  • Natura morta da frullare

    Tatoo Traits

    Natura morta da frullare

  • Pistola per tatuaggi

    Tatoo Traits

    Adam Zaretsky (leading artist) con Helen Bullard (artista) e Simon Hall(studente di medicina) e la pistola per tatuaggi sulla spiaggia di Brighton

  • Tatuaggi al dna

    Tatoo Traits

    Helen Bullard (artista) e Simon Hall (studente di medicina) mentre tatuano al dna alcune alghe sulla spiaggia

  • Ritmo

    Tatoo Traits

    Adam Zaretsky (leading artist) si improvvisa derviscio e separa il dna a ritmo di musica sufi

  • Tattoo Traits sui fagioli

    Tattoo Traits

    Tatuaggi sui fagioli

  • Tattoo Traits

    Tattoo Traits

    Verdure tatuate al dna mutante fai da te

  • Tattoo Traits

    Tattoo Traits

    Il pubblico a contatto con i residui della lavorazione del dna misto - un nuovo tipo di plastilina organica, forse?

  • La mostra - Infective Textiles

    Infective Textiles

    L'abito infetto, sullo sfondo Anna Dumitriu

  • La mostra - Infective Textiles

    Infective Textiles

    La mostra - appesa al muro, la centrifuga sufi

  • Infective Textiles

    Infective Textiles

    Melissa Grant (biologa) Sarah Roberts (pittrice) e Rosie Segdwick (medico) ricamano con gli antibiotici

  • Infective Textiles

    Infective Textiles

    Janine Fenton (biologa) con Anna Dumitriu (leading artist) mentre ricamano la stoffa con i fili antibiotici

  • Public Misunderstanding of Science

    The Public Misunderstanding of Science

    David Louwrier (biotecnologo) Bruce Gilchrist (leading artist) e Kate Genevieve (artista) mentre lavorano al video editing. Sulle pareti le interpretazioni dei volontari

  • The Public Misunderstanding of Science - disegnare la biologia di sintesi

    The Public Misunderstanding of Science - disegnare la biologia di sintesi

    Il disegno automatico della biologia di sintesi viene filmato 

  • The Public Misunderstanding of Science

    The Public Misunderstanding of Science

    Disegnare la biologia di sintesi

  • The Public Misunderstanding of Science

    The Public Misunderstanding of Science

    Disegni automatici sulla biologia di sintesi

  • Public Misunderstanding of science

    The Public Misunderstanding of Science

    Kate Genevieve (artista) e una volontaria del pubblico

  • The Quest for Drosophila Titanus

    The Quest for Drosophila Titanus

    Schemi tecnici  alle pareti

  • Niente microscopio

    The Quest for Drosophila Titanus

    Nessun microscopio. Ma niente paura, si può sempre hackerare una webcam

  • The Quest for Drosophila Titanus

    The Quest for Drosophila Titanus

    Kuaishen Auson (artista) e Andy Gracie (leading artist) in laboratorio con le drosofile

  • The quest for Drosophila Titanus

    The Quest for Drosophila Titanus

    Il modulo spaziale

  • The Garden Shed Lab

    The Garden Shed Lab

    Il laboratorio nel capanno in giardino

  • The Garden Shed Lab

    The Garden Shed Lab

    Iincubatore cellulare DIY

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Cosa combinano artisti e scienziati quando si mettono – seriamente – a giocare insieme? Prendiamo Andy Gracie e i suoi aiutanti: un artista ossessionato dalle formiche, una scienziata con il pallino del fashion design e una ricercatrice in biologia. I quattro hanno passato dieci giorni in laboratorio a selezionare un ceppo di drosofile (i moscerini della frutta) adatto alla vita su Titano, una delle lune di Saturno. Alla fine, sono venuti fuori con un prototipo di modulo spaziale per mosche, tutto artigianale, ma basato sui rigorosi dati della Nasa. Hanno affrontato innumerevoli problemi, ma una soluzione – creativa – si trova sempre. Come riprodurre l’atmosfera al metano? Vodka! I vapori hanno una composizione chimica simile. E la luce arancio? Led gialli e rossi. La pressione atmosferica? Una pompa per biciclette e il gioco è fatto.

Titolo dell’opera:  The Quest for Drosophila Titanus. Il luogo del misfatto: il Laboratory Life di Brighton (Uk), un evento sperimentale in cui un gruppo di venti scienziati e artisti,  per  una decina di giorni, ha messo in sharing le proprie conoscenze per creare una mostra collettiva.

L’idea è di Gracie, artista inglese residente in Spagna, che si è ispirato al format dei workshop Interactivos? del Medialab-Prado di Madrid. Durante il lavoro, il laboratorio è rimasto aperto al pubblico, che poteva aggirarsi liberamente, fare domande e interagire con i progetti.

Lo scopo? Provocare, discutere, fare il punto sul rapporto tra scienza, arte e società.

Adam Zaretsky, con i suoi Tatto Traits, ci è riuscito benissimo. I suoi assistenti (uno studente di medicina e altri due artisti) hanno infilato in un frullatore la versione acida di una natura morta fiamminga: mele, pesci, barbabietole, formaggio, cellule epidermiche, lievito vivo e così via. Dal mix è stato separato un dna mutante artigianale, usando una centrifuga umana (in pratica, legandosi in vita le provette e roteando come dervisci al ritmo di musica sufi), che è finito in un inchiostro per tatuaggi usato per istoriare frutta, fagioli, alghe. Vere opere artistiche ogm. Domande: tecnicamente, è davvero possibile? Chiunque ha il diritto di farlo? Il gruppo ha girato per la città inscenando un freak show biotech davanti ai passanti stupiti, che venivano invitati in diretta a discutere dei suoi risvolti etici e scientifici.

I progetti di Anna Dumitriu, Infective Textiles, e Kira O’Reilly, The Garden Shed Lab, puntavano al rapporto personale e domestico con le scienze della vita.

Nel primo caso due biologi, un medico e due artiste hanno ricamato una candida tela con fili tinti con antibiotici. Poi l’hanno trasformata in una coltura batteriologica formato gigante. Scopo dell’esperimento: vedere come la proliferazione di microrganismi colorati interagiva con gli antibiotici nel creare la decorazione. In mostra, un grazioso abito (pastorizzato per evitare rischi!) confezionato sul posto.

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