venerdì 1 aprile 2011

Messina, il museo-hotel sul Mar Tirreno [foto] - Wired.it

Messina, il museo-hotel sul Mar Tirreno

Le camere dell'Atelier sul Mare, in Sicilia, sono vere e proprie opere d'arte, sculture e installazioni

01 aprile 2011 di Giulia Battafarano e Filippo Ferrari

Atelier sul Mare

Il nido

 

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Il nido

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Energia

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    Atelier sul Mare

    La bocca della verità

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    La stanza del profeta

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    Atelier sul Mare

    Terra e fuoco

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    La stanza del mare negato

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

    Portatori d'acqua

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    Atelier sul Mare

    Fiumara d'arte

  • Atelier sul Mare

    Atelier sul Mare

     

    Fiumara d'arte

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Gli alberghi-museo non si trovano solo nelle metropoli come Berlino. Ce n'è uno affascinante anche in Sicilia, per esempio, affacciato direttamente sul Mar Tirreno. Negli anni '80 Antonio Presti, mecenate e artista siciliano, ha avuto una bella trovata: permettere a tutti (o quasi) di poter godere dell'arte in un modo originale, ossia dormendoci dentro. E così a Castel di Tusa, in provincia di Messina, è nato Atelier sul Mare, un hotel di 40 stanze di cui 20 create da artisti italiani e internazionali.

Stando al manifesto ideologico dell'hotel, non sono ammessi "dandy stagionati, gli uomini marketing esenti da passioni, donne in carriera inaridite". Immaginateli in questa circostanza: per indicare all'ascensore a che piano andare, qui bisogna cantare, letteralmente. Certe persone prive di sense of humour e di un pizzico di poesia potrebbero trovare l'idea cretina, ed ecco perché l'Atelier sul Mare non fa per loro.

Facciamo un giro virtuale fra alcune delle 20 camere-opere d'arte. La Stanza del mare negato, creata nel 1992 da Fabrizio Plessi, sarebbe perfetta per il set dei Pirati dei Caraibi: le pareti sono porte di legno da aprire con una pesante chiave di ferro, ma solo una permette di vedere il mare; sopra le altre sono incastonati degli schermi che riproducono ininterrottamente l'immagine di un'onda che si infrange sulla battigia. Il letto, per stare in tema, è una sorta di zattera semovente. Soggiornare nella Terra e Fuoco (firmata da Luigi Mainolfi) invece permette di immedesimarsi nel genio della lampada di Aladino: si hanno a disposizione solo un letto e una sedia sospesi, mentre le pareti, ricoperte di frammenti di terracotta, danno la sensazione di trovarsi all'interno di un vaso.

La stanza del Profeta (elaborata da Presti in persona) è un intenso omaggio a Pier Paolo Pasolini, un insieme di spazi il cui epicentro è una camera fatta di terra e fango; sulle pareti e sulle porte sono incise poesie. Energia, opera di Maurizio Mochetti, è arredata con mobili monolitici e spigolosi che di giorno possono mettere un po' di soggezione, ma di notte la stanza si trasforma in un'alcova invitante grazie alla calda luce rossa che la pervade ammorbidendo i volumi. Il bianco invece domina Il nido di Paolo Icaro (un nome più che azzeccato), che ha creato un letto ellittico che sembra richiudersi su se stesso.

Insomma, per passare una notte banale all'Atelier sul Mare bisogna impegnarsi. Oltretutto i prezzi non sono esagerati, considerando che in pratica si dorme in un museo di arte contemporanea, e variano dagli 80 euro a persona per l'opzione B&B ai 135 per la pensione completa. Per i più squattrinati esistono graditissime offerte speciali da 35-90 euro.

Come corollario al pernottamento, nelle vicinanze dell'hotel si trova Fiumara d'arte, un parco pubblico costellato di opere d'arte monumentali, creato nel letto di un fiume in secca; anche qui c'è lo zampino di Antonio Presti.

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