martedì 24 maggio 2011

CIBERNIX - Frustrazione ciibernetica

WATSON il computer medico

Post n°218 pubblicato il 25 Maggio 2011 da BROWSERIK

Watson, il supercomputer diventerà un supermedico [video] La prodigiosa macchina della IBM, dopo aver battuto l’intelligenza umana in un quiz tv, si prenderà cura di noi nella diagnostica ospedaliera 24 maggio 2011 di Alberto

Si tratta di un supercomputer costruito da IBM capace non solo di archiviare una mole impressionante di informazioni (cosa che tutti i computer fanno), ma di interpretare il linguaggio umano così sottilmente da rispondere anche alle domande più... umanamente allusive, quelle il cui significato non è sempre espresso chiaramente. Dopo aver dimostrato la propria cultura e capacità di comprensione battendo due campioni umani a Jeopardy! popolare quiz Usa, Watson verrà utilizzato in campo medico per formulare diagnosi. Un compito importante dato che la diagnostica, come ha affermato l’oncologo Umberto Veronesi su Wired di aprile, è la via migliore per combattere le gravi malattie.

Watson non è il primo computer cui viene assegnato un simile compito, ma proprio la sua “sensibilità” per il linguaggio lo renderanno speciale anche in questo settore. Un medico che sta lavorando al collaudo di Watson in ambito ospedaliero, dice che sarebbe interessante collegare i suoi server ai blog di argomento medico. Altri pensano che i dottori potrebbero essere facilitati nello stilare diagnosi, lavorando al letto dei pazienti con un dispositivo portatile connesso a Watson.

L’IBM non si sbilancia nello specificare in che modo la sua supermacchina potrà essere utilizzata anche se in una recente dimostrazione ha mostrato le sue potenzialità. A Watson sono stati fornite informazioni circa un paziente inventato che aveva problemi agli occhi: visione offuscata, problemi di artrite nella sua famiglia eccetera. Watson ha formulato varie diagnosi, mano a mano che raccoglieva elementi, dalla uveite, infiammazione degli occhi, alla malattia di Behçet concludendo con malattia di Lyme, diagnosi quest’ultima che ha formulato con un margine di successo del 73%.

Tale risultato ha stupito il dottor Herbert Chase, presente all’esperimento, che ha dichiarato: “ La malattia di Lyme può coinvolgere gli occhi, ma non così frequentemente”. Ma le sue capacità di memorizzazione e interpretazione potrebbero far sì che Watson possa essere impiegato anche nei call center, come spiegano nel video i ricercatori della IBM.

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