12 aprile 2011Il Wi-Fi italiano in ritardo nei bar, nelle scuole, al Sud
Una ricerca conferma i ritardi italiani nel Wi-Fi: è dell'operatore Enter. Fa una mappa dei nostro hot spot, più affidabile di quelle finora utilizzate per i confronti internazionali (al solito, Jiwire.com). E' dell'operatore Enter. Dice che l'Italia è al 14esimo posto, quindi fuori della top ten mondiale, per numero di hot spot. Per dire: siamo sotto la Turchia. Interessante vedere le cause del ritardo: hanno pochi hot spot soprattutto le regioni del meridione (circa due/tre volte in meno rispetto a una tipica regione settentrionale e al Lazio), per colpa della scarsa attenzione della pubblica amministrazione. I principali progetti di reti WI-Fi della PA sono concentrati nel Nord e nel Lazio, infatti. Ma poi siamo in ritardo nel mondo per numero di hot spot nei ristoranti e bar: è un problema culturale, soprattutto. I nostri (mediamente piccoli) ristoratori ed esercenti credono che mettere il WI-Fi non dia ritorni utili all'attività commerciale. Di contro da noi non c'è l'abitudine di navigare al tavolino (né quella di leggere un libro): sono due problemi che vanno in un circolo vizioso. La ricerca però nota anche che siamo in ritardo per diffusione del Wi-Fi nelle scuole e università, nonostante i tanti progetti della PA a riguardo (cito per esempio a Milano, a Verona e da settembre a Roma). Insomma, nei ritardi del Wi-Fi c'è lo specchio di tutti i limiti di quest'Italia, economici, culturali, politici. Sarà anche per questo che Wired si è preso a cuore direttamente il problema.
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