COOL-TURA Siamo tutti filosofi con Filosofiainstrada Chiara Gabellieri, filosofa del linguaggio e fondatrice del gruppo insieme a Ilaria Ferrero, Dario Orecchia e Arianna Romano presenta in esclusiva ad Affaritaliani.it il gruppo Filosofiainstrada: "Quello che ci ha spinti è l'idea che la filosofia sia fondamentale nello sviluppo di un pensiero critico, che può servire ad avere più discernimento nella lettura della vita e degli avvenimenti di attualità". "Dal pensiero partono metodi efficaci sia nel campo del lavoro sia in ambiti più personali ad esempio quello della consapevolezza della propria emotività..." Giovedí 14.04.2011 09:33 FORUM/ Credi che la ricerca della verità possa raggiungere le masse attraverso nuovi linguaggi e forme di espressione moderne quali reality, telefilm e sit-com? O la cultura resta un fenomeno d'elite? La filosofia è pop, entra nelle case e... Non tutti i prodotti del web e della tv sono culturali, ma molti sì. Dobbiamo cominciare a cercare arte e cultura nei nuovi mediadi formazione. L'intervista a Simone Regazzoni La filosofia torna di moda LOST come la Divina Commedia/ Ecco come cambia la cultura A che cosa serve la filosofia: ecco perché noi di Affari organizziamo Filosofia sui Navigli. Di A. Perrino Socrate torna di moda. Il metodo filosofico originario, quello per cui si scava dentro se stessi e ci si interroga sulla realtà fa bene alla mente, aiuta sul lavoro e permette di comprendere meglio l'attualità. Del resto siamo tutti filosofi, tutti abbiamo delle idee sulla vita e sul mondo, e mettendole a fattor comune, nel rispetto e nella condivisione, possiamo trovare punti di contatto o nuovi spunti che ci consentano di allargare la nostra visione del mondo. Conversare ci aiuta a re-imparare ad ascoltare. La pensano così i fondatori del gruppo Filosofia in strada, iniziativa nata a Torino grazie all'impegno e all'entusiasmo di professionisti e studiosi della storia del pensiero. L'esigenza che ha fatto "muovere" il gruppo è stata quella di voler cercare di capire se ad oggi fosse nuovamente possibile parlare di una filosofia fatta dall'uomo per l'uomo e non più, solamente, fine a se stessa. Seguendo la tendenza della società contemporanea, la filosofia, come altri soggetti sociali, ha preso piede come sistema a sé, escludendo quasi le necessità dell'uomo, in quanto persona, dal suo ambiente. Il gruppo Filosofia in strada pensa ed auspica che, attraverso una serie di "pratiche filosofiche", la filosofia possa tornare ai suoi antichi scopi, ovvero aiutare l'uomo, utilizzando una esperienza "millenaria". Per questo motivo una delle attività alle quali il gruppo si dedica è quella del cafè philò, che, sulla scia di quanto accadeva nel 1700 in Francia e di quanto è poi avvenuto, a partire dal 1992, a Parigi in un caffè di Place de la Bastille con Marc Sautet, mira a riportare la libera discussione tra la gente, nelle piazze, meglio, nei caffè. La società nella quale viviamo ci ha disabituati ad ascoltare, sotto il bombardamento di milioni di input, di ogni genere, giornalieri, l'uomo ha escogitato come unica difesa la rimozione. Chiara Gabellieri, filosofa del linguaggio e fondatrice del gruppo insieme a Ilaria Ferrero, Dario Orecchia e Arianna Romano spiega ad Affari: "Quello che ci ha spinti è l'idea che la filosofia sia fondamentale nello sviluppo di un pensiero critico, che può servire ad avere più discernimento nella lettura della vita e degli avvenimenti di attualità. Possedere più strumenti interpretativi della realtà ci aiuta a non lasciarci incantare dal consenso e ci offre la possibilità di attuare un vero ascolto che è una dimensione fondamentale del dialogo in cui qualunque " io" ha bisogno di un "tu" per essere tale". Filosofia sui Navigli è stata una delle prime iniziative italiane nate con lo scopo di portare la filosofia fuori dall'accademia. In che cosa consiste questa grande sfida? "La sfida è portare la filosofia nella vita renderla "cosa pubblica", come nella tradizione più antica di cui abbiamo esempio nei dialoghi socratici. Lo scopo è diffonderla come stile di vita per trovare ascolto e comunicazione tra differenti visioni del mondo, culture ed esperienze ". E' difficile coinvolgere le persone meno inclini? "Siamo tutti un po' filosofi, ma molti non lo sanno e vedono questa disciplina come qualcosa di distante dalla loro vita e dalle piccole e grandi difficoltà o gioie quotidiane. Molte persone hanno un approccio alla vita e al lavoro basato su dogmi di cui non hanno nemmeno una consapevolezza esplicita, che tuttavia li condizionano nelle scelte di vita e a volte comportano un elevato malessere esistenziale . E' quello che accade per esempio nelle aziende in cui è imperante la logica del profitto a discapito di quella del benessere come se profitto e benessere dovessero essere necessariamente antagonisti. In realtà, al contrario di ciò che si pensa comunemente, è un fatto, di cui esistono testimonianze plurime, che il profitto aumenta con il benessere del lavoratore. E' esemplare il caso di Olivetti che fece dell'armonia tra lavoro e lavoratore un imperativo categorico". E la filosofia che cosa c'entra? "Fornisce i metodi e gli strumenti perché questo si realizzi. Infatti si rivela molto efficace sia nel campo del lavoro sia in ambiti più personali ad esempio quello della consapevolezza della propria emotività. A tal proposito a titolo d'esempio vi sono alcuni strumenti come quello della Ret (Terapia Razionale Emotiva) che aiutano a affrontare dilemmi emotivi: attraverso esercizi specifici le persone imparano che il pensiero può influenzare le reazioni emotive e dunque si può cercare di agire sulle proprie reazioni attraverso il proprio pensiero in una sorta di analisi e dialogo con le proprie emozioni. Come si può rendere la filosofia al passo coi tempi e adeguarla ai nuovi strumenti di comunicazione... "E' il passaggio più difficile. La filosofia di per sé è atemporale ma, per non essere percepita come distante dalla nostra vita e dunque distante dal nostro tempo, a nostro parere deve essere calata nella vita di tutti i giorni, praticata. Il linguaggio necessita di essere declinato in base agli strumenti che l'attualità offre, ma soprattutto di essere portato alla semplicità richiesta per la comprensione da parte di un pubblico vasto ed eterogeneo. La bravura e anche la maggiore difficoltà di chi si prefigge l'obiettivo di diffondere la filosofia come stile di vita sta nel semplificare non banalizzando. Rendersi comprensibile e fruibile da tutti. La filosofia in questo senso ha innumerevoli possibili applicazioni, una di queste di cui il rilievo sociale è immediatamente evidente è la sua pratica con i bambini e questo è appunto l'assunto da cui parte la Philosophy for Children, ovviamente non tanto come storia della filosofia ma come disciplina che insegna ad osservare, ascoltare e ragionare, abituandoci in tal modo a vivere la quotidianità come esperienza sempre in continuo mutamento e come luogo dove la visione del mondo altrui ha pari dignità senza per questo scadere ovviamente nel relativismo estremo. L'obiettivo è quello di fornire metodi e strumenti per formare personalità solide, capaci di produrre benessere per sé e per gli altri e allo stesso tempo plastiche il più possibile per potersi adattare alla mutevolezza dell'esistenza ". Il gruppo Filosofia in strada è composto da: Chiara Gabellieri, laureata in Filosofia, dottore di ricerca in filosofia del linguaggio, si occupa da anni di filosofia analitica e scienze cognitive: filosofia del linguaggio e della mente, neuropsicologia cognitiva, intelligenza artificiale, linguistica computazionale e problem solving. Ha esperienza di didattica (è abilitata all'insegnamento) e amministrativa. Studiosa in particolare del funzionamento del sistema nervoso centrale e dei suoi risvolti nella vita, nella capacità di concettualizzazione e nell'attività psichica delle persone, è convinta che la filosofia sia l'anello di congiunzione di vari aspetti dell'essere umano e sia dunque in grado di portare benessere. Ilaria Ferrero, laureata in Filosofia Morale, è convinta che la coscienza di se stessi - fisica, emotiva e cognitiva - sia l'unica base autentica sulla quale è possibile costruire il proprio Ben-essere. Per raggiungere quella consapevolezza la Filosofia rappresenta una strada privilegiata. Il suo impegno è rivolto in modo particolare verso il mondo adolescenziale. Dario Orecchia, laureato in sociologia, ha frequentato un master in Studi orientali comparativi patrocinato dall'università Carlo Bo di Urbino. Studioso di interazioni sociali e multiculturalità con una particolare attenzione per i fenomeni religiosi e la loro antropologia. Da oltre venti anni si occupa di problem solving e IT management e in questo ambito ha conseguito la ceritifcazione I.T.I.L. (Information Technology Infrastructure Library®) metodo riconosciuto a livello mondiale. Ritiene che il dialogo e l'approccio filosofico siano indispensabili per il successo della maggior parte delle attività inerenti al problem solving. Arianna Romano, laureata in Economia, laureata in Filosofia, si occupa da anni di tematiche e pratiche relative al Ben-essere e allo Sviluppo Personale. Studiosa in particolare di Religioni e Spiritualità, di tecniche di Meditazione, di Crescita personale e di Counselling Filosofico, si propone di coniugare tutti questi aspetti con la finalità dell'Aiuto e dell'Evoluzione Personale.
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