venerdì 22 aprile 2011

Him, Her and Them, il primo “social film” su Facebook - Wired.it

Him, Her and Them, il primo “social film” su Facebook

Sette scene. Forte interazione. Una voce fuori campo. Sono alcuni dei suoi ingredienti. E una domanda: dove finisce l’evoluzione della pellicola e inizia la app?

22 aprile 2011 di Aldo Fresia

Him, Her and Them, il primo “social film” su Facebook

Him, Her and Them, il primo ���social film��� su Facebook

 

  • Him, Her and Them, il primo “social film” su Facebook

    Him, Her and Them, il primo “social film” su Facebook

    Him, Her and Them, il primo ���social film��� su Facebook

Il cinema è sempre stato un fenomeno sociale. Entri in una sala e poco importa che tu sia arrivato in coppia, con alcuni amici oppure da solo. Ci sono altri spettatori, non li conosci e per un paio d'ore condividi con loro non solo uno spazio fisico ma anche le emozioni scatenate dal film programmato. È qui che per esempio sta il segreto di uno straordinario fenomeno di culto come quello nato intorno al Rocky Horror Picture Show (1975). Però la sto prendendo troppo alla larga: non si doveva parlare del primo social film apparso su Facebook?

Avviciniamoci dunque all'obiettivo. A un certo punto la sala cinematografica smette di essere una diffusa e significativa esperienza sociale, soprattutto grazie all'avvento delle televisioni commerciali e dell'home video. Poi esplode Internet e successivamente i network sociali, così molti cominciano a interrogarsi su cosa tutto questo significhi in termini di cinema e di linguaggio audiovisivo. La newyorkese Murmur, neonata società di produzione, risponde con Him, Her and Them: un cortometraggio che coinvolge gli utenti di Facebook nella 'visione' e così sperimenta un modo tutto nuovo di intendere il film come fenomeno sociale.

Dietro Murmur ci sono Hal Siegel e Michael Knowlton. Il primo arriva dal mondo del design ed è quello che ha firmato sceneggiatura e regia di Him, Her and Them; il secondo è un informatico, ha curato la produzione del film e ha affrontato le questioni tecniche legate all'applicazione necessaria per far funzionare l'esperimento.

Il risultato dei loro sforzi funziona così: il film è composto da sette scene. Alcune non consentono di interagire con quel che accade e sono caratterizzate dall'uso massiccio della voce fuori campo per mandare avanti la narrazione. Altre scene sono invece composte da un album fotografico e mentre la trama prosegue attraverso i commenti associati a specifiche foto, lo 'spettatore' può interagire con le altre immagini: aggiunge amici, scrive cose, condivide, la routine base di Facebook insomma. Tutto questo non modifica la trama, però aggiunge suggestioni. È facile, per esempio, inventarsi un'ipotesi di triangolo amoroso.

Nella homepage della Murmur Siegel e Knowlton dicono che "un social film fonde in un'unica esperienza narrazione e interattività, e la presenta attraverso la lente di un media sociale". Nel loro blog, i due precisano meglio: " Him, Her and Them non è un film nel senso tradizionale del termine. È un'applicazione digitale che mescola elementi cinematografici con aspetti legati all'interattività e alla partecipazione sociale. Dal punto di vista estetico uno dei nostri obiettivi è stato di non farlo sembrare cinematografico, di non limitarci a far sembrare narrativi gli elementi interattivi, ma anche di dare caratteristiche da applicazione agli elementi cinematografici”.

Hanno ragione Siegel e Knowlton: questo non è un film.

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