martedì 10 maggio 2011

Il tumore si combatte col calore - Wired.it

Il tumore si combatte col calore

Le temperature medio-alte degradano le proteine che riparano i danni nel dna. Ecco perché i farmaci oncologici sono più efficaci se le aree colpite dal cancro vengono riscaldate. Uno studio su Pnas

10 maggio 2011 di Tiziana Moriconi

tumore

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Che il calore in qualche modo facilitasse l’azione dei chemioterapici lo si sapeva da tempo. Ma nessuno aveva ancora capito il perché. A chiarire il meccanismo arriva ora uno studio dell’Università di Amsterdam pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas): le temperature medio alte distruggerebbero alcune proteine che remano contro i farmaci antitumorali.

Una di queste è BRCA2, un enzima normalmente presente in tutte le cellule e che ha l’importante funzione di riparare i danni che si accumulano nel dna. Nelle cellule sane, questo meccanismo di riparazione è fondamentale. Ma se parliamo di cellule tumorali, il discorso cambia: perché i farmaci chemioterapici hanno come obiettivo proprio quello di procurare danni alle cellule maligne, per farle morire. E dunque l’enzima lavora contro la terapia, come ha spiegato al New Scientist   Roland Kanaar dell’ Erasmus Medical Center, coautore dello studio insieme a Przemek Krawczyk: “ Ora sappiamo che l’ipertermia è un sistema non invasivo né tossico che può rendere i tumori più vulnerabili”.

Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori hanno prima provato a riscaldare cellule cancerose cresciute in laboratorio, poi hanno testato la loro teoria sui ratti. E hanno osservato che il calore (41-43 gradi, per 90 minuti) degrada BRCA2, impedendo così la sua azione riparatrice sui danni del dna.

Gli studiosi, però, ancora non sono in grado di dire se la distruzione della proteina sia l’unico effetto, o il più importante, del riscaldamento locale. “ Logicamente, il prossimo passo sarà cercare di capire quali farmaci siano più adatti ad essere usati in condizioni di ipertermia, per mettere a punto una strategia combinata”, ha concluso Kanaar.

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