Marijuana e terapia del dolore: possibile in Italia?
Negli Usa un altro stato ha legalizzato l'uso della cannabis per alleviare le sofferenze. E da noi invece com'è la situazione?
13 maggio 2011 di Valentina Arcoviomarijuana
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Nel Delaware l'uso della marijuana per scopi terapeutici non è più illegale. Il Senato dello stato americano ha infatti approvato a maggioranza schiacciante il disegno di legge sull'utilizzo medico della cannabis, cioè della sostanza che deriva dalla pianta di canapa.
Ora il provvedimento è stato inviato al Governatore Jack Markell che dovrebbe firmarlo presto. I senatori hanno approvato la legge con l'aggiunta di un emendamento che abbassa l' età minima dei pazienti che possono far uso della cannabis da 21 a 18 anni. Nonostante questo, si tratta di una delle leggi più rigide che regolamenta l'uso della marijuana: dalla qualità della cannabis alla sua coltivazione e distribuzione. Negli Usa, 15 Stati, tra cui il New Jersey, hanno già leggi che legalizzano e regolamentano l'uso della marijuana per scopi terapeutici. A differenza degli altri stati, i malati del Delaware che otterranno la raccomandazione di un medico per l'uso della marijuana non avranno però il permesso di coltivarla nel proprio giardino di casa ma potranno rifornirsi solo tramite dei centri appositamente autorizzati. Secondo la nuova legge, infatti, dovranno essere aperti dei dispensari, chiamati centri di compassione, in cui si coltiva e viene distribuita legalmente la marijuana ai pazienti che hanno ottenuto l'autorizzazione del medico.L'efficacia della cannabis come terapia contro il dolore è stata dimostrata da migliaia di studi condotti negli ultimi decenni. In alcuni casi la marijuana rappresenta l' unica soluzione per alleviare le sofferenze. La cannabis infatti arriva oltre i farmaci tradizionali. La lista delle malattie il cui dolore si può ridurre con la marijuana è lunga: dalla sclerosi multipla a nausea e vomito nei pazienti con il cancro sottoposti alla chemioterapia, fino alla stimolazione dell'appetito nei casi di Aids. Non solo. La cannabis sembra essere efficace anche contro il glaucoma, i traumi cerebrali, gli ictus, la sindrome di Tourette, l'epilessia, l'artrite reumatoide e altre malattie ancora. A queste si aggiungono altre patologie (come le sindromi ansioso-depressive, le malattie auto-immuni e l'asma bronchiale) per le quali l'uso della marijuana è potenzialmente indicato.
Due sono i principi attivi che renderebbero la cannabis un'ottima soluzione come terapia contro il dolore. Si tratta del delta-8-tetraidrocannabinolo e del delta-9-tetraidrocannabinolo che agiscono sul sistema nervoso centrale, inducendo il rilassamento dei muscoli, e scatenando un' azione antinfiammatoria. Eppure, il timore che la marijuana possa causare dipendenza e che possa essere usata come sostanza per sballarsi anziché per curarsi, è il motivo principale per cui nel nostro paese sono previsti pesanti limiti al suo utilizzo per scopi medici. Per esempio, in Italia la coltivazione domestica della marijuana è illegale ed è punibile penalmente.
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