venerdì 20 maggio 2011

Come nasce una Formula 1 [foto] - Wired.it

Come nasce una Formula 1

Siamo andati nei capannoni (vicino Faenza) della Toro Rosso dove viene realizzata l'altra monoposto made in Italy. Ecco cosa abbiamo visto

20 maggio 2011 di Maurizio Pesce

L'ingresso della Scuderia Toro Rosso, a Faenza

 

  • L'ingresso della Scuderia Toro Rosso, a Faenza

    L'ingresso della Scuderia Toro Rosso, a Faenza

  • Faenza, sede della Scuderia Toro Rosso

    Faenza, sede della Scuderia Toro Rosso

  • Uno dei quattro container pronti per essere caricati

    Uno dei quattro container pronti per essere caricati

  • Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

    Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

  • Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

    Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

  • Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

    Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

  • Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

    Inventario in magazzino prima della partenza per Barcellona

  • Pezzi di F1 si trovano normalmente anche in corridoio

    Pezzi di F1 si trovano normalmente anche in corridoio

  • Il marchio Toro Rosso campeggia anche sulle porte

    Il marchio Toro Rosso campeggia anche sulle porte

  • Franz Tost, Team Principal della Scuderia Toro Rosso

    Franz Tost, Team Principal della Scuderia Toro Rosso

  • Il calendario 2011 del Mondiale di F1

    Il calendario 2011 del Mondiale di F1

  • I macchinari per lavorare gli stampi e le parti in carbonio

    I macchinari per lavorare gli stampi e le parti in carbonio

  • Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

    Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

  • Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

    Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

  • Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

    Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

  • Il Toro sulla macchina è aerografato

    Il Toro sulla macchina è aerografato

  • Firmato Pirkner, che già ha realizzato i tori del marchio Red Bull

    Firmato Pirkner, che già ha realizzato i tori del marchio Red Bull

  • Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

    Tra i macchinari, la vettura della stagione 2010

  • Preparazione di uno stampo per lavorare il carbonio

    Preparazione di uno stampo per lavorare il carbonio

  • Preparazione di uno stampo per lavorare il carbonio

    Preparazione di uno stampo per lavorare il carbonio

  • Gli stampi per lavorare il carbonio sono una miscela di resina, plastica e cellulosa

    Gli stampi per lavorare il carbonio sono una miscela di resina, plastica e cellulosa

  • La scocca è formata da tre strati: carbonio, alluminio, carbonio

    La scocca è formata da tre strati: carbonio, alluminio, carbonio

  • Il carbonio si conserva a temperature tra -18 e -20

    Il carbonio si conserva a temperature tra -18 e -20

  • Nella Clean Room si prepara il carbonio prima di essere infornato

    Nella Clean Room si prepara il carbonio prima di essere infornato

  • Nella Clean Room si prepara il carbonio prima di essere infornato

    Nella Clean Room si prepara il carbonio prima di essere infornato

  • Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

    Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

  • Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

    Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

  • Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

    Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

  • Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

    Il carbonio viene messo sottovuoto, fasciato con un panno preimpregnato di resina

  • A Faenza ci sono tre autoclavi per cuocere il carbonio

    A Faenza ci sono tre autoclavi per cuocere il carbonio

  • La cottura avviene tra 110 e 230 gradi, a seconda dei pezzi

    La cottura avviene tra 110 e 230 gradi, a seconda dei pezzi

  • I pezzi realizzati vengono analizzati al computer per verificare ogni imperfezione

    I pezzi realizzati vengono analizzati al computer per verificare ogni imperfezione

  • I pezzi realizzati vengono analizzati al computer per verificare ogni imperfezione

    I pezzi realizzati vengono analizzati al computer per verificare ogni imperfezione

  • Controlli non distruttivi: con liquidi fosforescente si va a caccia di crepe in ogni pezzo

    Controlli non distruttivi: con liquidi fosforescente si va a caccia di crepe in ogni pezzo

  • Il marchio Toro Rosso campeggia anche sulle porte

    Il marchio Toro Rosso campeggia anche sulle porte

  • Gianfranco Fantuzzi, Team Manager della Scuderia Toro Rosso

    Gianfranco Fantuzzi, Team Manager della Scuderia Toro Rosso

  • Gli uffici della Scuderia Toro Rosso

    Gli uffici della Scuderia Toro Rosso

  • Nel magazzino si trovano tutti i 15mila pezzi che compongono la macchina (motore escluso)

    Nel magazzino si trovano tutti i 15mila pezzi che compongono la macchina (motore escluso)

  • Nel magazzino si trovano tutti i 15mila pezzi che compongono la macchina (motore escluso)

    Nel magazzino si trovano tutti i 15mila pezzi che compongono la macchina (motore escluso)

  • Il box Toro Rosso in Australia

    Il box Toro Rosso in Australia

  • Le Toro Rosso in azione in Cina

    Le Toro Rosso in azione in Cina

  • La Toro Rosso in azione in Australia

    La Toro Rosso in azione in Australia

  • Sebastien Buemi in azione in Australia

    Sebastien Buemi in azione in Australia

  • Sebastien Buemi in azione in Australia

    Sebastien Buemi in azione in Australia

  • Sebastien Buemi in azione in Australia

    Sebastien Buemi in azione in Australia

  • Sebastien Buemi in azione in Australia

    Sebastien Buemi in azione in Australia

  • La Toro Rosso in azione in Malesia

    La Toro Rosso in azione in Malesia

  • Sebastien Buemi in azione in Malesia

    Sebastien Buemi in azione in Malesia

  • La Toro Rosso in azione in Turchia

    La Toro Rosso in azione in Turchia

  • La Toro Rosso in azione in Turchia

    La Toro Rosso in azione in Turchia

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FAENZA - Quando nella stessa frase parli di Italia e Formula 1 il pensiero va diretto alla Ferrari. Eppure, poco distante, viene ideata, realizzata e assemblata un'altra vettura tutta italiana: la Toro Rosso. L'ombra del Cavallino arriva fino qui, sarà per la vicinanza, sarà - soprattutto - per la fornitura dei motori (e del Kers), che prevede la presenza, praticamente fissa, anche di meccanici di Maranello, gli unici autorizzati a mettere le mani (e gli attrezzi) sul 056 V8 marchiato Ferrari. 

Quella attuale è la sesta stagione in F1 e l'intenzione dichiarata dal Team Principal, Franz Tost, è di essere qui per restare: " Da quando abbiamo rilevato la Minardi, abbiamo investito per rendere la Scuderia un vivaio per i giovani piloti che meritano di partecipare al ristretto circo della Formula 1". Il Red Bull Young Driver Programme allena talenti attraverso diverse categorie e il progetto prevede due team in Formula 1: uno per esordire e mettere alla prova le capacità, l'altro - la Red Bull Racing - per gareggiare ad alti livelli. Qui si narra ancora dello storico giorno in cui Sebastian Vettel vinse il Gran Premio di Monza: era il 2008, guidava una Toro Rosso e avrebbe presto avuto un volante nella scuderia maggiore per laurearsi campione del mondo al secondo tentativo, nel 2010.

La  STR6 è  la seconda macchina completamente realizzata in Italia, da quando  il nuovo regolamento ha vietato la cessione di proprietà intellettuale di una vettura ad altri team. Durante i primi anni di vita, infatti, la Toro Rosso usava i telai dismessi dalla Red Bull. Ora, invece, tutta la vettura è realizzata qui. Unica eccezione, la galleria del vento: in scala 1:2, ha sede in Inghilterra, a Bicester. " Quando siamo arrivati avevamo 44 dipendenti. Ora abbiamo 260 persone fisse e oltre 100 stagionali per compiti che richiedono alta specializzazione". È il caso della lavorazione del carbonio: si usano stampi realizzati con una miscela di resina, plastica e cellulosa e, a volte, controstampi in carbonio meno pregiato. Una volta si usava il legno, ma era molto difficile da modellare e problematico nella fase di cottura dei pezzi.

Nei capannoni della scuderia - quasi 10mila metri quadri (che diventeranno 15mila entro il 2012) - troviamo tre autoclavi di diverse dimensioni, adatti a ospitare tutti i pezzi, scocca compresa: è la parte più complicata da realizzare, divisa in due - la parte superiore e quella inferiore - e poi assemblata con una colla speciale (che costa intorno ai 200€/kg). Deve essere leggera, ma resistente: per questo è l'unica parte realizzata a sandwich: carbonio all'esterno e alluminio lavorato a nido d'ape all'interno. La preparazione dei singoli componenti passa per la Clean Room, ambiente dove il carbonio viene fasciato con un panno preimpregnato di resina, imbustato e messo sotto vuoto nella plastica, infine infornato.

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