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Categorie mentaliPer il cervello una linea vale una foto
Le rappresentazioni cerebrali che identificano una scena - distinguendo per esempio una spiaggia da una strada - sono decisamentre più astratte di quanto si potesse pensare
Poche linee al tratto sono in grado di attivare gli stessi schemi di attività cerebrale di una fotografia a colori dettagliata. Lo stesso vale per altre strutture naturali o meno, come montagne, città foreste autostrade o uffici. "I nostri risultati indicano che il nostro cervello può ricreare una scena dettagliata a partire da poche linee", osserva Dirk Bernhardt-Walther, della Ohio State University, che firma come primo autore dell'articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences in cui viene descrittolo studio."Le rappresentazioni cerebrali che categorizzano queste scene appaiono dunque alquanto più astratte di quanto si potesse pensare: non servono caratteristiche come i colori e la tessitura per distinguere una spiaggia da una strada", ha proseguito Bernhardt-Walther.
Nello studio a un gruppo di partecipanti sono state mostrate alcune di fotografie a colori e di schizzi al tratto che rappresentavano sei categorie di scene, fra cui appunto spiagge, strade, montagne e foreste, mentre la loro attività cerebrale veniva monitorata con la risonanza magnetica funzionale.
Usando i dati ottenuti vedendo le immagini a colori i ricercatori hanno poi addestrato un software a indicare il tipo di scena che stavano vedendo i partecipanti sulla base della struttura dell'attività cerebrale, che hanno poi testato per vedere se riusciva a identificare altre scene viste dai soggetti. Significativamente il software si mostrato in grado di identificare le scene anche quando invece delle foto venivano mostrati gli schizzi al tratto, e anzi le performance della macchine erano in tal caso anche migliori.
"Ciò suggerisce che il cervello usa la stessa informazione per decodificare una scena sia che sia prewentata come tratto o come foto."
A riprova i ricercatori hanno sottoposto ai soggetti immagini a cui erano stati sottratti dei pixel, constatando che gli schemi di errore nell'attribuzione di un'immagine a una categoria o a un'altra erano pressoché identici sia per le foto sia per gli schizzi al tratto. (gg)
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